Arrival (Film)

Da quando nel lontano 2016 si comincio a parlare del film mi ha sempre incuriosito, e mi sono sempre ripromesso di vedere prima o poi Arrival, e ne sono stato sempre più convinto vedendo in giro recensioni e articoli che ne parlavano bene descrivendolo come un capolavoro, o qualcosa di simile. Recentemente ho finalmente avuto l’occasione per vederlo.

Arrival è un film del 2016 diretto da Denis Villeneuve basato sul racconto Storia della tua vita, incluso nell’antologia di racconti Storie della tua vita (Stories of Your Life and Others) di Ted Chiang, ma non so quanto sia fedele alla sua versione cartacea, perché non ho avuto modo di leggere il racconto e la raccolta e perché non ho trovato riferimenti in merito.

Il film è più complesso e ricco di significati di quello che può sembrare e si svela mano mano che lo si guarda, con un intreccio ben studiato, e riferimenti che si capiscono lentamente, ma che chiariscono bene il senso della storia e dei vari intrecci che in un primo momento sembrano lineari, ma si svelano per tutt’altro, facendoci comprendere a pieno il senso dell’intera storia.

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Proximity

Proximity

Poiché era in scadenza su Amazon Prime Video, ed ero da tempo curioso di vederlo, ho deciso ieri sera di guardare Proximity, di cui fino a quel momento conoscevo solo il nome. Il film è del 2020, girato da Eric Demeusy, anche se molti aspetti la fanno sembrare più “vintage”, nonostante sia ambientato ai tempi nostri le tecnologie viste nel film sono banalmente arretrate, senza un apparente motivo, e non solo le cose che sembrano stonare aumentano di minuto in minuto.
 
Non aiuta di certo la descrizione approssimativa che ne fa Amazon Prime Video, le informazioni comunicano che si tratta di un film di fantascienza con scienziati e rapimenti alieni convalidate da prove video, si fa intendere si tratti di un intero filmato. Cosa ben differente da quella che poi accade nel film. Forse un tentativo da parte dei produttori di fare apparire più complesso e articolato un film che poi si rivela piuttosto banale e piatto. Alla fine è più una sorta di teen drama con un’infarinatura finale religiosa, o meglio decisamente cattolica. (altro…)

The Box

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Avevo altre priorità, e altro di cui parlare, ma a causa di un po’ di mal di schiena ho passato qualche giorno ad oziare o quasi, e facendo zapping in TV ho visto per caso The Box, film fantascientifico del 2009 diretto da Richard Kelly che è senz’altro famoso per qualcosa di meglio di questo adattamento di Button, Button, romanzo breve di Richard Matheson del 1970 (arrivato lo stesso anno in Italia come Il Pulsante). Più che un adattamento il film è semplicemente tratto dal racconto, ne prende solo spunto, utilizza solo alcuni elementi ed inventa tutto il resto. Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di leggere il racconto di Matheson, ma so che in esso sono presenti solo tre personaggi e il tutto avviene nello stesso luogo, la casa di Norma ed Arthur.
 
Nel film vengono aggiunti maggiori elementi e la storia viene arricchita e complicata, distaccandosi dal racconto e dal suo carattere molto più psicologico che analizza le reazioni dei due protagonisti posti di fronte ad una difficile scelta etica e morale, uccidere uno sconosciuto e ricevere in cambio molti più soldi di quanti se ne possano avere con il lavoro onesto e che fa riflettere anche su quanto davvero conosciamo delle persone a cui siamo legati. (altro…)

Under The Dome (Serie TV)

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Ho lasciato passare un po’ troppo tempo da quando ho finito di vedere la serie, ma volevo comunque parlarne, anche se ci ho messo un po’ per decidere se farlo o meno, Stephen King, così come i suoi adattamenti televisivi o cinematografici, non è mai così ben delineato in un genere, solitamente non scrive di fantascienza, né di fantasy, eppure spesso nei suoi racconti sono ricchi di questi elementi. Anche Under The Dome che forse non nasce prettamente per essere un racconto di fantascienza diventa inevitabilmente ricco di elementi sci-fi, anche se mi posso basare solo sulla serie TV tratta dal romanzo, che si discosta, ma non avendo ancora letto il libro (cosa che prima o poi farò) non posso saperlo precisamente.
 
Alla sua uscita Under The Dome ha fatto molto parlare di se, da subito mandato in TV sulla RAI con bombardamento pubblicitario annesso e il libro (enorme) che è diventato famoso grazie alle serie anche se era di qualche anno prima (del 2009 mentre la serie è cominciata nel 2013). Anche io prima di conoscere la serie non sapevo nulla del libro, ma è da molto che non seguo assiduamente Stephen King anche se ci sono ancora parecchie cose sue che vorrei leggere e film da essi tratti che vorrei rivedere (per qualcuno vedere per la prima volta). (altro…)

Fantasy & Science Fiction Anno II Numero 6

Fantasy & Science Fiction Anno II Numero

Fantasy & Science Fiction in versione Italiana continua ad uscire, tra qualche problema e qualche ritardo, ma continua ad uscire non con la frequenza che si era prefissata, ma dato che io sto molto più indietro di loro con le letture che non la stessa Elara con le pubblicazioni almeno a me non da fastidio, non so agli altri fan della serie quanto questo piaccia o meno, certo è vero negli ultimi periodi hanno avuto più di un valido motivo per rallentare le pubblicazioni, e l’Elara rimane comunque una piccola casa editrice, anche se a mio avviso di ottima qualità. Dopo una lunga pausa dalla lettura di F&SF ho ripreso proprio dal numero 6 che usci nel Gennaio del 2014, il ché vuol dire che sono in ritardo di un anno.
 
L’Elara sembra aver ormai consolidato la sua pubblicazione della versione Italiana della rivista, facendola conoscere ed apprezzare dai lettori e anche dagli edicolanti che oramai non ti guardano più come se tu fossi un alieno che viene a chiedere cose strane di cui non hanno mai sentito parlare, anzi ormai anche loro ti sanno dare indicazioni sul probabile giorno di arrivo. In linea di massima si mantiene sul livello degli altri numeri, anche se fino ad ora ho visto numeri molto più ricchi di storie interessanti, forse un po’ inferiore, ma comunque un buon acquisto. (altro…)

Il Terrore dalla Sesta Luna – Robert A. Heinlein

il terrore dalla sesta luna

Il Terrore dalla Sesta Luna è uno dei primi romanzi lunghi di Robert A. Heinlein, quindi non si è ancora del tutto formato ed affermato come autore e mancano tutte le sue tipiche tematiche sociali che verranno nei successivi romanzi. Il romanzo, il cui titolo originale è The Puppet Masters, è stato pubblicato nel 1951, ma solo dopo ricevere ampli tagli passando da circa 96000 parole a sole 60000, e sembra che tuttora sia difficile (almeno in Italia) trovarne una versione originale e integrale, questo perché ritenuto poco opportuno moralmente per l’epoca e forse per molti lo sarebbe anche oggi. I tagli sono dovuti al rapporto con il sesso del protagonista, fin troppo libertino, e al contrasto che vi è tra il totale disinteresse per il sesso da parte degli invasori e quindi dei loro ospiti, cosa che diventa fondamentale nel riconoscerli, che poi sfocia in brutali orgie trasmesse in TV nelle zone occupate quando i “burattinai” ne scoprono l’esistenza. Per eliminare queste ultime si è dovuto tagliare anche i riferimenti all’assenza di sessualità precedenti, lasciando solo qualche accenno al disinteresse per le donne di alcuni individui e a come Mary se ne accorga.
 
La versione che sono riuscito a reperire io è purtroppo una delle prime traduzioni (probabilmente ulteriormente tagliata per la politica di Urania di tagliare sempre una tot percentuale) che come avviene poi viene riproposta sempre in eventuali successive edizioni, perché costa meno e perché spesso cercano di evitare di pagare i traduttori. Si nota subito leggendo che vi sono alcune piccole cose un po’ incomprensibili, quegli accenni a Mary che si accorge degli invasori ad esempio, che poi ho compreso informandomi con qualche ricerca in rete sul libro. Nonostante questo rovini un po’ la trama, il romanzo di Heinlein, sebbene non ancora maturo come i suoi successori rimane comunque un interessante esperimento di Fantascienza che cerca di spiegare alcuni fatti reali, o presunti reali, che in quegli anni cominciano ad entrare nella cultura popolare e che ancora oggi rimangono misteriosi. (altro…)