Arma Infero: Il Mastro di Forgia – Fabio Carta

Arma Infero: Il Mastro di Forgia

È passato un po’ troppo tempo da quando ho avuto l’opportunità di avere questo libro tra le mani (ok suona meglio sul mio dispositivo digitale trattandosi di un ebook, ma poi ci arriviamo). Impegni, imprevisti, problemi, ma anche un libro corposo che merita il suo tempo per essere letto, un abbondante numero di pagine per uno scrittore esordiente, e la sensazione sin dall’inizio, lo si deduce anche dal titolo, che il libro non è solo, ma farà parte di una saga, un trilogia credo. Ho dovuto aspettare prima di trovare il tempo per parlarne, ma in parte un po’ ho voluto lasciar trascorrere qualche tempo, non amo mai parlare delle cose a caldo e avere un po’ di tempo per rifletterci su. Speravo comunque di avere tempi più brevi anche come ringraziamento per la possibilità che mi è stata offerta dallo stesso Fabio Carta che mi ha contattato, e dalla Inspired Digital Publishing, che mi hanno fatto avere una copia gratuita del libro e del materiale utile alla stesura di quest’articolo. Certo è ovvio si tratta di Marketing, ma è quella pubblicità che a noi piace, è indice della direzione che sta prendendo la Fantascienza e l’editoria in Italia, è indice delle nuove tecnologie e le nuove forme di informazione, di diffusione e di pubblicazione, e dell’apertura al pubblico e agli appassionati che crea e rinforza comunità con passini comuni.
 
Quante volte mi sono lamentato della Fantascienza in Italia, della situazione in cui ci siamo trovati per anni e che sembra trarre (finalmente) nuova linfa dalle nuove tecnologie e dagli ebook in particolare. Per non parlare della fobia della semplice parola Fantascienza, che in molti casi in Italia è sempre stata associata a scarsa qualità e a “robaperragazzi” come se si trattasse di cose infantili, arrivando all’assurdo che se poi un’opera è importante, un bestseller, un capolavoro, divenne un classico, come se fosse un genere, quasi che facesse paura associare il nome Fantascienza ad una buona opera (cose che purtroppo succedono ancora oggi) e di conseguenza si rende difficile la pubblicazione, la vendita e la diffusione della letteratura di questo genere e si ghettizzano gli appasionati e da questo ne deriva una comunità non molto unita, ma fortunatamente le cose stanno cambiando. (altro…)

Europa Report

Europa Report

Qualche mese fa ho avuto l’occasione di vedere un film che volevo vedere da molto tempo, si tratta di Europa Report, un film che già dai trailer e dalla pubblicità che ne è stata fatta all’epoca della sua uscita sembrava essere molto promettente e interessante. L’intero film è impostato come un documentario, e probabilmente si tratta più di un mockumentary che di un vero e proprio film di fantascienza.
 
Europa Report narra il resoconto di una missione scientifica con equipaggio in viaggio su Europa, il quarto satellite naturale di Giove, di cui si hanno poche conoscenze data la lontananza, cosa comune a tutti i pianeti e satelliti del nostro sistema solare ancora on raggiunti da sonde o missioni specifiche con robot o satelliti artificiali mandati ad indagare, analizzare e fotografare. Dalle osservazioni finora fatte si sa però che Europa ha una superficie congelata, composta di acqua e sembra avere degli oceani sotto lo spesso strato superficiale di ghiaccio, motivo per cui in futuro Europa e le altre lune di Giove saranno oggetto di missioni da parte della NASA o di altre agenzie spaziali.
 
Nel film vediamo proprio una missione con equipaggio che si recherà sul posto dopo un viaggio di 20 mesi, dovrà svolgere delle ricerche, prelevare campioni e riportare il tutto a casa. Il tutto viene fatto con un’ottima ricostruzione dei fatti e delle problematiche da affrontare, quindi con un’ottima preparazione scientifica, i dettagli sono molto ben curati, si è studiato tutto e lo si è fatto bene. (altro…)

Il Tredicesimo Piano

Il Tredicesimo Piano

Ho rivisto Il Tredicesimo Piano (ormai più di un mese fa, ma il tempo per parlarne mi è mancato) e devo dire che l’ho riguardato con estremo piacere. La prima volta che ho avuto l’occasione di vederlo era da poco uscito al cinema e mi è subito sembrato interessante anche se le persone con cui lo vidi non ne ebbero una buona impressione, anche a me all’epoca, sebbene fossi abbastanza preparato nel settore, mancavano alcune nozioni per comprendere meglio il film, così mi ripromisi di vederlo con maggiore attenzione in futuro dopo aver approfondito alcuni degli argomenti trattati e aver letto alcuni romanzi che forse sono fondamentali per comprendere a pieno il film e la sua ambientazione. Non che il film sia impossibile da comprendere senza avere delle conoscenze storiche letterarie su ciò da cui trae ispirazione, ma ne possono venire fuori interessanti riflessioni se si ha un po’ di preparazione e se si conoscono altri scritti che trattano il  medesimo argomento.
 
Probabilmente per l’epoca il pubblico “tradizionale” non era ancora pronto ad una trama cosi complessa e il film è passato un po’ in sordina, tranne che per gli appassionati del genere. Il Tredicesimo Piano è del 1999, anno in cui arrivò nelle sale anche Matrix, film molto più fortunato e di successo che sebbene avesse molti punti in comune con Il Tredicesimo Piano era molto più fruibile per le grandi masse in un periodo in cui la fantascienza non aveva più un così grande successo al cinema e in TV. Proprio Matrix diede un grande sprono alla fantascienza cinematografica permettendo in seguito l’uscita di molti altri film che in qualche modo si rifanno ad argomenti molto simili e comuni a Matrix e a Il Tredicesimo Piano, come ad esempio Inception per citarne uno. Chi non capì, o apprezzò, il film all’epoca della sua uscita nelle sale dovrebbe approfittare per rivederlo con occhi nuovi grazie all’esperienza acquisita e all’avvicinamento al genere che ne è derivata dalla fruizione di titoli successivi che hanno attirato più pubblico e successo facendo rivivere il genere. (altro…)

Gene Roddenberry’s Andromeda

Gene Roddenberry's Andromeda

Ho finito, dopo un tempo estremamente lungo, di vedere tutte e cinque le stagioni di Andromeda meglio conosciuto anche con il nome di Gene Roddenberry’s Andromeda in onore di colui che ha creato la serie, ma che è morto prima di vederne i frutti. Partendo proprio dall’inizio, la figura di Gene Roddenberry è molto importante nella realizzazione della serie proprio a causa della sua assenza. È il creatore di Star Trek e dopo la fine di questo suo capolavoro nel 1969 cominciò a lavorare ad Andromeda che in qualche modo avrebbe dovuto (o forse solo potuto) essere una continuazione della serie in un futuro molto lontano come appare ben visibile da moltissime similitudini nell’impostazione dell’universo. Roddenberry provò a portare avanti la sua idea con un film, Genesis II (2133 L’anno dell’olocausto nucleare) poi con Planet Earth (Pianeta Terra), ma nessuno dei due film ebbe abbastanza successo da sfociare in una serie. Infine ci si riprovò con un’altro film dove Roddenberry non partecipo in prima persona, Strange New Worlds, ma anche qui non si ebbe il successo sperato.
 
Nel 1991 Roddenberry morì lasciando il suo sogno incompiuto, a 30 anni da questa sua idea e a quasi 10 anni dalla sua morte la moglie, Majel Barret, decise di realizzare il sogno del marito diventando produttore esecutivo della serie Andromeda che, con la supervisione di Robert Hewitt Wolfe, ha visto la luce nel 2000 e si è conclusa nel 2005. Con il suo creatore morto da ormai dieci anni e con persone esterne a lavorarci era inevitabile che sarebbero arrivate delle difficoltà, il materiale a disposizione non è mai stato del tutto completo e le somiglianze con l’universo di Star Trek sicuramente non hanno aiutato la realizzazione, ma forse confuso ancora più le idee creando per alcuni versi una sorta di clone. Sarà venuto naturale in caso di lacune o mancanze pescare da Star Trek vecchie idee di Roddenberry. (altro…)

The Man in the High Castle Pilot

The Man in the High Castle

Se ne sta parlando moltissimo in rete, e i pareri sono alquanto discordanti, ma sembra che quasi tutti concordino su una sola cosa, vogliono vedere dove si spingerà la serie e come sarà la qualità dell’intero prodotto. The Man in the High Castle era stato annunciato da un bel po’ di tempo, cosi come nuovi film e serie TV ispirate al lavoro di Dick, e non nego che per ognuna di esse si teme che ne possa venire fuori un disastro. Dopo molta attesa è uscito negli ultimi giorni il Pilot di The Man in the High Castle, distribuito tramite Amazon, visibile gratuitamente, ma solo nella lingua Inglese e solo in certe regioni, ad esempio il sito Inglese di Amazon non permette di guardare il pilot in Italia perché non è tra le regioni in cui è possibile vedere il servizio offerto in streaming da Amazon, il ché vuol dire che non solo non lo si può vedere, ma non si può neanche votare o esprimere un parere (positivo o negativo che sia) sulla serie. E Amazon vuole proprio conoscere i pareri della gente, raccogliere dati di gradimento e statistiche, per sapere se investire nel progetto e continuare la serie.
 
Sebbene ufficialmente gratuito, ma visualizzabile solo in alcune regioni, il filmato è stato portato un po’ ovunque, lo si trova su Youtube, in diversi siti di streaming e di download, non è chiaro però quanto questo sia legale, in fondo si tratta comunque di un filmato gratuito. A questo si è affiancato anche tutta una serie di filmati sottotitolati (hard-subbed) e i singoli file di sottotitoli da applicare ai filmati, quindi praticamente ora il video è disponibile per tutti nella sola lingua Inglese, ma con i sottotitoli per tutti i gusti. Amazon sicuramente non può ignorare il fenomeno virale che si è creato in rete per la ricerca e la visione del pilot e l’interesse che ha suscitato, che dovrebbe proprio indicare quanti siano interessati nel vedere l’intera serie. (altro…)

Storie Bizzarre: Fanzine Gratuita di Letteratura Fantastica

Storie Bizzarre

Storie Bizzarre è una fanzine gratuita e distribuita solo in versione digitale, per lo più in PDF, un tempo vi era anche la conversione in ebook, cosa che ormai manca da parecchi numeri. Ho seguito le vicissitudini della rivista già dal primo numero, il numero 0 uscito nel lontano Gennaio 2013. Avevo intenzione da tempo di parlare della rivista, ma volevo prima leggerne abbastanza per conoscerla meglio e valutarla in modo preciso. Seguo il progetto dall’inizio perché ho conosciuto chi vi lavora e chi ha portato avanti il progetto e ancora lavora alla fanzine, anche se poi spesso rimango indietro con le letture, infatti volevo scrivere quest’articolo quando avevo completato tutti i numeri usciti, ma nel frattempo che ho trovato tempo per scriverlo sono usciti altri 4 numeri che non ho letto.
 
Storie Bizzarre è completamente gratuito, chi vi lavora lo fa volontariamente e senza alcun profitto e sebbene si tratti di una cosa di stampo amatoriale alcuni nomi più o meno famosi hanno donato illustrazioni e supporto in altro modo. Chiunque può inviare un testo che rientri bene o male nei generi che la rivista pubblica, ovvero il fantastico e il bizzarro in tutte le sue forme, prediligendo sopratutto la fantascienza il fantasy e l’horror con tutti i sottogeneri ad essi associati. Per essere pubblicati in forma completamente gratuita è sufficiente contattarli e inviare il proprio materiale e ci saranno buone possibilità di essere pubblicati. L’idea di base è quella di dare la possibilità a chiunque di vedere un proprio scritto pubblicato, qualche selezione c’è ma non sono cosi fiscali e precisi. (altro…)