Europa Report

Europa Report

Qualche mese fa ho avuto l’occasione di vedere un film che volevo vedere da molto tempo, si tratta di Europa Report, un film che già dai trailer e dalla pubblicità che ne è stata fatta all’epoca della sua uscita sembrava essere molto promettente e interessante. L’intero film è impostato come un documentario, e probabilmente si tratta più di un mockumentary che di un vero e proprio film di fantascienza.
 
Europa Report narra il resoconto di una missione scientifica con equipaggio in viaggio su Europa, il quarto satellite naturale di Giove, di cui si hanno poche conoscenze data la lontananza, cosa comune a tutti i pianeti e satelliti del nostro sistema solare ancora on raggiunti da sonde o missioni specifiche con robot o satelliti artificiali mandati ad indagare, analizzare e fotografare. Dalle osservazioni finora fatte si sa però che Europa ha una superficie congelata, composta di acqua e sembra avere degli oceani sotto lo spesso strato superficiale di ghiaccio, motivo per cui in futuro Europa e le altre lune di Giove saranno oggetto di missioni da parte della NASA o di altre agenzie spaziali.
 
Nel film vediamo proprio una missione con equipaggio che si recherà sul posto dopo un viaggio di 20 mesi, dovrà svolgere delle ricerche, prelevare campioni e riportare il tutto a casa. Il tutto viene fatto con un’ottima ricostruzione dei fatti e delle problematiche da affrontare, quindi con un’ottima preparazione scientifica, i dettagli sono molto ben curati, si è studiato tutto e lo si è fatto bene.

Europa Report

In parte vengono spiegate molte delle scelte proprio con la forma del documentario, quindi si mostra come la nave sia stata costruita in orbita e come sono stati realizzati i vari ambienti della stessa cosi come qualche spiegazione (come avvolte accade in documentari o durante alcune importanti missioni riprese dai media) su come sarà la loro vita a bordo su come alcune cose normali sulla terra dovranno essere svolte in modi bizzarri o particolari in assenza di gravità e di come sia importante mantenere il fisico allenato per non risentire dell’assenza di peso. La nave possiede luoghi che simulano la gravità per mezzo della forza centrifuga e quindi diminuire il più possibile il tempo che gli astronauti devo trascorrere in assenza di peso.

I tempi del viaggio sono accurati e cosi anche le tempistiche delle comunicazioni, la ricostruzione della superficie e delle condizioni atmosferiche di Europa poi è proprio quella che gli scienziati credono di aspettarsi, cosi come le frequenti radiazioni che su esso arrivano da Giove sono reali e possono realmente creare problemi a sonde e strumentazioni inviate sul satellite.

Europa Report

Dopo sei mesi di viaggio un brillamento solare danneggia il sistema di comunicazione della nave creando non pochi problemi, il tentativo di una riparazione mandando due astronauti in una camminata esterna si trasforma in tragedia quando a causa di una perdita di idrazina uno dei due astronauti non può rientrare senza inevitabilmente contaminare e rendere tossica l’atmosfera interna della nave, mentre l’altro rischia di morire per un foro alla tuta. La missione rimane isolata dal centro di controllo sulla terra e non vi è più nessuna possibilità di comunicazione.

Europa Report

Per il centro controllo la missione è dispersa. Fino a quando poi arrivano delle comunicazioni inaspettate. Dopo 20 mesi di viaggio la nave raggiunge Europa come previsto anche se l’atterraggio non è nel punto prestabilito, le ricerche partono subito, lo scopo è quello di trovare forme di vita batterica o tracce di vita passata. Per farlo si deve penetrare la spessa superficie di ghiaccio del satellite e inviare un sommergibile filoguidato al di sotto della calotta ghiacciata, prendere campioni di acqua e di suolo, cosi come del ghiaccio.

Ma dopo l’atterraggio cominciano a verificarsi strani fenomeni che poi porteranno ad una sconvolgente scoperta, non solo c’è vita, ma è anche molto più complessa di ciò che ci si poteva aspettare, ostile ed affamata, questa forma di vita interferirà con la missione e andrà a peggiorare la già difficile situazione in cui ci si trova, con una nave danneggiata che in un primo tentativo di decollo e riprecipitata danneggiandosi inesorabilmente, l’unica soluzione è tentare di riparare le comunicazioni sacrificando l’ormai inutilizzabile sistema di rientro, per inviare tutti i dati fin’ora raccolti e non rendere vano il sacrificio che gli astronauti hnno fatto, condividere con il resto del mondo le scoperte, e far capire cosa sia successo, anche in vista di future missioni.

Europa Report Octopus

Da perfetto film accurato, da un documentario, nelle sue ultime fasi il film si trasforma in una tragedia, un po’ troppo in stile holliwoodiano, con alieni aggressivi e distruttivi, con astronauti che muoiono in tutti i più svariati incidenti, con l’atto eroico finale e il sacrificio in favore della scienza. Si tratta di un film molto accurato, ma sempre di un film, quindi bisogna aspettarsi certe cose.

Nonostante la grandissima precisione di Europa Report non è tutto perfetto, probabilmente per non esagerare troppo e rendere il film pesante e poco interessante al grande pubblico, su alcune cose si è deciso di essere un po’ più “morbidi”. Ci sono anche alcune cose che non tornano del tutto, l’esplorazione spaziale sta prendendo una piega ben precisa, si stanno inviando sonde e satelliti per esplorare e avere maggiori notizie su molti dei corpi celesti del nostro sistema solare e ci sono precisi progetti per le future esplorazioni, si sta già lavorando a simulazioni per un probabile viaggio su Marte, e parecchie agenzie si muovono in questo senso con il risultato che ci sono diversi progetti già molto dettagliati su come e quando dovrebbero esserci dei viaggi su Marte con scopo sia scientifico che di colonizzazione. In Europa Report tutto questo non esiste anche se è ambientato in un futuro non molto lontano (non ricordo la data e google non mi aiuta in questa ricerca) che avrebbe già dovuto vedere realizzati i primi viaggi su Marte, invece no, dopo la luna l’unico viaggio su un altro pianeta che prevedeva un equipaggio umano è stato quello su Europa, che è sicuramente interessante e merita una visita umana prima o poi, ma al momento l’interesse è quello di andare prima su Marte, affinare le tecnologie, fare esperienza e poi spingersi più lontani.

Europa Report è quindi un film accurato e plausibile, ricco di vera scienza (o di scienza solo in parte adattata al film) con basi solide, qualche piccola incongruenza o forzatura, una buona trama e buone atmosfere che rendono bene l’idea del viaggio lungo (grazie anche al costante conto del tempo trascorso in mesi giorni ore e minuti) e noioso fatto in spazi angusti e claustrofobici stando perennemente in contatto con solo le stesse poche persone, che lascia molto spazio al senso di scoperta e al fascino della ricerca, anche al costo di enormi sacrifici, è avvincente e sa tenere col fiato sospeso grazie ad un sapiente intreccio e alla tecnica non proprio originale dei filmati girati con telecamere non professionali o di non altissima qualità come se fossero ripresi dagli stessi astronauti per documentare il proprio viaggio cosi come dalle telecamere interne ed esterne alla nave, con materiali ritrovati solo dopo il fallimento dell’impresa, che si sposano benissimo con il genere del finto documentario e del resoconto di una missione spaziale. Ottenendo così infine un ottimo prodotto anche se con un budget limitato, un film interessante da vedere che purtroppo non ha avuto un buon riscontro e non è stato tradotto in italiano, ne è ufficialmente sottotitolato, chi volesse vederlo deve avere un’ottima conoscenza dell’inglese, o essere in grado di vederlo con sottotitoli inglesi, oppure procurarsi i fansub in italiano.

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