Il Grande Libro della Fantascienza di Playboy

Il Grande Libro della Fantascienza di Playboy

Tutti conoscono Playboy, ma in pochi sono al corrente della passione che ha sempre nutrito la rivista per la fantascienza. Con gli anni sulla rivista sono state pubblicati migliaia di racconti brevi e storie lunghe suddivise in varie puntate.
 
Come recita l’introduzione già dai primi numeri Playboy ha ospitato numerosi scrittori di fantascienza a partire dal 1953. Il primo autore pubblicato è stato Bradbury che è rimasto fedele alla rivista fornendo moltissimo materiale da pubblicare nel corso degli anni.
 
Inizialmente Playboy non era una rivista famosa e “ricca”, non poteva permettersi il lusso di pubblicare storie inedite, quindi si trattava sempre di storie già pubblicate altrove. Quando la rivista divenne diffusa e famosa poté permettersi di comprare storie inedite e poteva offrire alcuni vantaggi rispetto ad altre riviste di settore.
 
Gli autori quindi hanno sempre considerato Playboy una validissima rivista a cui vendere i propri racconti. La sua diffusione permetteva di raggiungere un ampio pubblico, un pubblico maturo, a differenza di altre riviste indirizzate specialmente ai giovani. La libertà offerta permetteva di scrivere senza censura e poter trattare argomenti maturi, o sbizzarrirsi su argomenti piccanti, come il sesso.

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Battlestar Galactica Blood And Chrome

Battlestar Galactica Blood And Chrome

L’universo di Battlestar Galactica è un’universo in costante espansione, un’espansione molto più rapida di quella a cui si espanderebbe il nostro di universo come proverebbero le ultime teorie. Probabilmente è un’esagerazione, ma considerando il successo della serie e la sua storia cominciata nel lontano 1978 con una serie poi chiusa, il suo spinoff nel 1980 e poi il remake del 2004 che ha riportato la serie alla ribalta, l’arrivo del primo prequel, Caprica, nel 2010 e infine Blood And Chrome nel 2012, possiamo sicuramente dire che negli ultimi anni quest’universo è cresciuto molto e in modi molto differenti.
 
Ogni serie porta nuovi elementi e nuovi punti di vista, arricchendo, ampliando e approfondendo sempre più ogni aspetto del complesso mondo che è alla base del conflitto tra Cyloni e razza Umana. Caprica si è soffermata sulla nascita dei Cyloni trattando molti aspetti sociali, politici e culturali delle 12 colonie delineando i rapporti che vi sono tra esse oltre che spiegare come i Cyloni siano diventati macchine cosi complesse e infine senzienti.
 
In Battlestar Galactica rivediamo alcuni conflitti tra le colonie senza capirne a pieno i reali motivi, conflitti che però passano in secondo piano, anche se lentamente, in favore di un’unificazione dei pochi superstiti contro i Cyloni che oltre ai cosiddetti Tostapane si presentano ora anche in forma di Lavori in Pelle.

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Mondo Senza Stelle – Poul Anderson

Mondo Senza Stelle

Mondo Senza Stelle è un romanzo breve di Poul Anderson, pubblicato la prima volta nel 1966 e arrivato in Italia in versione Urania nel 1969. Non si tratta certo di uno dei migliori romanzi di Poul Anderson anche se è stata scritta in uno dei periodi più prolifici dell’autore, la scelta di rendere la storia una narrazione breve sembra essere giudicata da molti una scelta giusta, allungare troppo il romanzo tentando di creare un libro più lungo avrebbe potuto essere una forzatura che avrebbe potuto solo rovinare e banalizzare i fatti narrati.
 
L’essere umano ha cominciato la sua corsa alla conquista dell’universo e sembra aver incontrato ben pochi ostacoli sulla sua strada, sebbene non sia in grado di raggiungere elevate velocità di navigazione la cosa non sembra presentare un problema per un umanità che ha trovato il modo di rendersi immortale sebbene il prezzo da pagare sia quello di dover pulire ogni tanto la memoria per non saturarsi di ricordi ed impazzire.
 
L’incredibile longevità e la possibilità di viaggiare nello spazio hanno stravolto le usanze umane, si vive più tra le stelle che sulla terraferma, molti tra un viaggio e un altro preferiscono vivere su stazioni orbitanti ed essere sposati su ciascuna di essa, ogni uomo ha più mogli e ogni moglie ha più mariti e ne alleva i figli apparentemente senza mai viaggiare, che non ne sentano la necessità o che forse sia proibito è cosa che l’autore non ci fa sapere.

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Il Mondo del Fiume: il Ciclo

Il Mondo del Fiume

Mi sono imbattuto in questo ciclo per puro caso qualche tempo fa, non ricordo neanche in quali circostanze sia accaduto e come abbia conosciuto il primo dei cinque libri che ne compongono il ciclo. Cercando informazioni in merito sono stato subito colpito dalla trama originale del primo libro ed ho quindi deciso di procurarmi l’intero ciclo.
 
Ho potuto leggere solo i cinque libri di Philip José Farmer, mi è stato impossibile trovare per ora i racconti brevi che narrano di storie parallele e approfondiscono alcuni aspetti e personaggi della storia.
 
Prima di scriverne un articolo ho voluto leggere tutti i libri, il primo, Il Fiume della Vita, l’ho letto prima ancora di creare questo blog e ne sono stato cosi piacevolmente colpito da procurarmi tutti gli altri. Alle Sorgenti del Fiume, Il Grande Disegno e Il Labirinto Magico li ho divorati in un solo mese, Gli Dei del Fiume sebbene più breve l’ho letto molto più lentamente.
 
Il Mondo del Fiume è un mondo artificiale creato da misteriosi personaggi che rimarranno tali per quasi tutto il ciclo, cosi come misteriose sembrano le loro motivazioni e i loro scopi. Il mondo artificiale creato è di dimensioni enormi rispetto alla terra e deve contenere oltre 36 miliardi di persone, ovvero tutte le forme umanoidi abbastanza evolute vissute sulla terra fino all’epoca moderna in una data non meglio precisata.

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Guida Galattica per Autostoppisti (Film)

Era tanto che desideravo vedere il film Guida Galattica per Autostoppisti, mi ha sempre incuriosito e non avevo mai avuto modo di vederlo, anche se non ne ho sentito parlare bene da chi ha letto i libri. Un’altra mia pecca a cui un giorno o l’altro proverò a rimediare leggendo almeno il primo libro.
 
In questi giorni l’occasione per vedere Guida Galattica per Autostoppisti non è mancata, mi sono perso il primo giro che se non erro è stato venerdì sera, ma ho pescato per caso la replica domenica sera.
 
Si tratta di un film piacevole da vedere e senz’altro molto divertente, ben realizzato, con buoni effetti speciali senza esagerare, buona recitazione e una trama che porta avanti il film. Nonostante questo, da cultore della Fantascienza e della SciFi, il film non mi è piaciuto. Non posso fare un confronto diretto con i libri, ma so che molti di coloro che li hanno apprezzati non hanno gradito il film.
 
La fantascienza diventa un accessorio per raccontare una storia, o forse sarebbe meglio definirla una favola in cui i protagonisti non cercano una risposta, ma la sua domanda, avendo già la risposta, per poi scoprire che la soluzione dell’enigma era da ritrovare al punto di partenza e che poi tutto sommato l’enigma non interessava a nessuno dei protagonisti. Ciò che volevano era il viaggio in se per se, una fuga dalla monotonia.

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