L’uomo dal futuro (Film)

Si può trovare un film di fantascienza, leggero, adatto alla visione con la propria dolce metà durante il giorno più romantico dell’anno? Cercando qualcosa di adatto, non pensando in quel momento alla fantascienza, tra la lista di film a tema San Valentino di Amazon Prime Video mi sono imbattuto in L’uomo dal futuro, una commedia brasiliana del 2011, con regia di Cláudio Torres, che affronta il tema del viaggio ne tempo, che sembrava adatta all’occasione e che si è dimostrata una scelta valida.

Sebbene all’inizio il film non sembra essere un granché, anzi sembrava quasi stupido, ma poi andando avanti con la visione si rivela molto più interessante di quel che sembrava. I personaggi e le motivazioni sembravano un po’ banali, il protagonista Joao, docente e ricercatore di un’università sembra il classico secchione imbranato e impacciato, distrutto dalla sua prima, breve, storia d’amore, con una ragazza che sembra averlo preso solo in giro per umiliarlo alla festa di fine corso del college, umiliazione che poi segnerà la sua vita e gli affibbierà il nomignolo di “Zero”, una nullità nella vita, ma un bravo ricercatore.

L'uomo dal futuro

20 anni dopo, la sua breve storia d’amore lo perseguiterà ancora e lo renderà infelice, e di certo non aiuta il fatto che la sua amata Helena ora sia una famosa modella. Nonostante sia un ottimo ricercatore, sembra che la sua carriera sia alla fine vista la scarsità di fondi e la possibile chiusura del progetto a cui sta lavorando. Deciderà così di fare un ultimo test non autorizzato dell’acceleratore a cui sta lavorando prima che il progetto rischi di essere chiuso. Il suo lavoro dovrebbe portare alla scoperta di una nuova fonte di energia, ma qualcosa va storto in modo imprevedibile e si ritroverà catapultato, senza rendersene conto inizialmente, nel passato, proprio nel giorno che gli ha cambiato la vita.

Il modo in cui il macchinario lo porterà indietro nel tempo, non pare essere molto “scientifico”, l’energia sviluppata durante l’incidente lo porterà proprio a quel momento a cui non smette mai di pensare, e come questo accada non è proprio ben chiaro. Ma resosi conto della situazione deciderà di approfittarne per cambiare il suo passato. Con una serie di simpatiche scene spiegherà la situazione al se stesso giovane, riuscendo in qualche modo a dare coraggio al se stesso passato rendendolo una persona più sicura, e facendo in modo che riesca ad affrontare la situazione (superando la timidezza e l’inesperienza) per evitare quell’imbarazzante momento che gli ha distrutto l’autostima e la vita.

Le ripercussioni sul futuro saranno enormi, la linea temporale che ne deriva sarà completamente differente da ciò che ha vissuto lui e il suo se stesso futuro sarà una persona completamente differente, una versione peggiore di se stesso, un imprenditore ricco e famoso, accecato dal potere, una persona di successo, ma al contempo una pessima persona. Il suo desiderio di conquistare la sua amata non sembra essere andata a buon fine, il suo alter-ego nella nuova linea temporale è un vero stronzo che ha avuto una vita sentimentale disastrosa, e che non è riuscito a mantenere neanche le amicizie a causa della sua sete di soldi e potere.

Tornando al futuro in questa linea alternativa però manterrà la sua coscienza e i suoi ricordi e cercherà di sistemare le cose perché è rimasto ancora la stessa persona della sua linea temporale, non ah alcun ricordo di questa nuova. È però una persona più matura, forse anche più sicura di sé dopo questa esperienza, deciderà quindi di ripetere l’esperimento e rimettere a posto le cose per cancellare questa nuova linea temporale. Ci ritroveremo di nuovo nel passato il 22 novembre 1991, di nuovo alla festa, stavolta con tre versioni di Joao, quello dell’epoca, quello della normale linea temporale che cerca di migliorare la sua vita e quello proveniente da quella alternativa che vuole impedire questi cambiamenti, ma anche altri personaggi cercheranno di modificare il passato, creando non pochi problemi.

Nell’impedire i cambiamenti voluti da se stesso per il suo passato si renderà conto di essere lui l’artefice di quella che è la normale linea temporale, tra informazioni date senza rendersene conto e “dritte e consigli” dati ad altri personaggi, ha dato lui le basi per quello che ha vissuto nel suo futuro, e resosene conto farà si che tutto accada esattamente come l’ha vissuto lui diventando di fatto il deus ex machina del suo futuro, il presente in cui comincia la storia, e degli eventi che seguiranno. La delusione ricevuta sarà fondamentale per diventare quello che è e per portare a termine le sue ricerche e rimettere a posto tutti i pezzi e realizzare i suoi desideri, con la complicità di Helena del passato disposta a fare un grosso sacrificio per poter poi stare con il Joao che ama di cui ha conosciuto anche l’evoluzione futura.

L’intreccio sembra complesso, pare che alcuni dettagli siano poco chiari, ma mano mano che si va avanti col film si comprendono sempre meglio capendo come si evolve la storia e anche i personaggi, svelando come sono in realtà e comprendendo che alcune loro azioni dipendono da un disegno più grande che si svelerà mano m ano con alcuni flashback che ne spiegano le motivazioni. Si rivela anche romantico, perché certe azioni sono giustificate proprio dall’amore, anche se appaiono essere crudeli al momento. Le parti leggere e divertenti inizialmente sembrano far sembrare il film un po’ stupido, ma invece lo alleggeriscono rendendolo godibile anche a chi non ama il genere fantascientifico, ma preferisce commedie romantiche e divertenti.

Nonostante le stranezze scientifiche poco chiare o non spiegate (o il fatto che io sia troppo pignolo come molti degli amanti del genere) il tema del viaggio nel tempo è trattato bene. Il modo di alterarne il corso, le conseguenze che ne derivano, così come alcuni “spoiler” che quasi non si notano, mostrano come sia complessa la trama e come sia lineare il tempo. Che è poi la teoria che amo di più sui viaggi nel tempo, quella forse più complessa da comprendere. Per chi viaggia nel tempo la storia avviene linearmente, anche se in momenti differenti del tempo, eventi già avvenuti nel passato anche se il protagonista ancora non lo sa e sono proprio quegli eventi che fanno si che il futuro (il presente) del protagonista sia esattamente quello. Con una bolla a se stante, alternativa rispetto al normale scorrere del tempo, ma che si apre e si chiude per portare avanti linearmente il normale scorrere del tempo, senza paradossi o sdoppiamenti infiniti di linee temporali a causa di interventi esterni di coloro che viaggiano nel tempo.

L’uomo dal futuro è un film semplice, che appare complesso, e inizialmente un po’ stupido, ma ben realizzato, anche se con un budget probabilmente limitato, fatto per essere anche divertente e leggero, con elementi romantici un po’ stereotipati, la bella ragazza che si innamora di un’imbranato, il belloccio di turno che gliela strappa via, la crescita del personaggio che riconquista il suo amore, gli elementi Sci-Fi che inizialmente sembrano solo un pretesto, però poi si sviluppano rendendo il film più interessante, ma adatto comunque a tutti, anche per vederlo in compagnia durante la serata di San Valentino. Non di certo un capolavoro della Sci-Fi, ma è molto meglio di quello che può apparire, e posso dire che mi è piaciuto.

Potete trovare L’uomo dal futuro su Amazon Prime Video, o anche in DVD.

In questo contenuto sono presenti uno o più link di affiliazione.

La tua opinione è importante, lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.