Il Popolo del Fiume – Riverworld (Film 2003)

Il Popolo del Fiume – Riverworld (Film 2003)

Quest’estate ho avuto la possibilità di vedere alcuni film durante il tempo libero, approfittando anche per far conoscere ad amici alcuni film poco noti tratti da romanzi o storie brevi. Ho rivisto tra questi il film Riverworld del 2003, in due parti realizzato per la TV. Avrei voluto parlarne la prima volta che lo vidi ma non trovando tempo ho preferito vederlo nuovamente nella stessa versione originale sottotitolata, anche perché solo in seguito ho scoperto che ne esiste una versione in Italiano chiamata Il Popolo del Fiume. È passato del tempo da quando l’ho rivisto, ma sono stato particolarmente atteno a ricordarmi i dettagli importanti per poterne parlare, facendo attenzione alle similitudini e differenze che ha con il ciclo di romanzi.
 
Le differenze con i romanzi sono notevoli, ma essendo basato sui primi due libri ci sono anche molte similitudini almeno con l’inizio della storia, anche se ci si trova direttamente in medias res, cioè nel pieno degli eventi, e manca buona parte della lenta scoperta del luogo in cui ci si trova, dell’ambientazione e delle limitazioni del Mondo del Fiume, cosa che spiega ai lettori e fa scoprire ai protagonisti come sopravvivere e che possibilità offra questo enorme mondo fluviale. Il film comincia come i romanzi con alcune persone che si svegliano nude nelle acque di un fiume e ne raggiungono la riva a nuoto, ma nel film sembra quasi si tratti di un mare. I risvegliati sono tutti morti sulla terra in epoche e luoghi diversi e fanno parte di una nuova ondata di risvegli. I primi risvegliati sono già nel Mondo del Fiume da anni, si sono già organizzati in società e comunità cercando di riportare la civiltà nel Mondo del Fiume che hanno già imparato a conoscere a fondo anche senza conoscere ancora gli scopi ed i motivi per cui ci risveglia lì dopo la morte.

Il Popolo del Fiume

L’idea di nuove ondate di risvegliati non è nuova del film, ma qui sembra indicare un intento ben preciso, quello di cominciare in un nuovo mondo già organizzato, con personaggi già divenuti importanti e un minimo di tecnologia riprodotta con quello che offrono le rive del fiume. Alcuni personaggi hanno già dei progetti per esplorare al meglio questo bizzarro mondo di cui per lo più si conoscono solo le zone limitrofe a dove ci si è svegliati, o progetti di conquista e dominazione, creando o ricreando qualcosa di simile a ciò a cui erano abituati sulla Terra o approfittando della nuova condizione per assumere maggior potere. Tutto questo si contrappone alla condizione dei nuovi arrivati che ignorano completamente ciò che avviene nel Mondo del Fiume, sono svantaggiati e spaesati, e come lo spettatore non conoscono nulla del luogo in cui sono capitati e dei motivi per cui sono lì, hanno poco tempo per apprendere le nozioni base e capire cosa sta accadendo essendo inoltre totalmente in balia di chi già vi vive da anni.

Le prime immagini offrono un paesaggio che sembra molto simile a quello descritto nei romanzi, poi si scopre che nel film la vegetazione è molto più ricca e potrebbero esserci animali, ad esempio si vedono dei cavalli, ma non è detto che tutto quello che si veda sia davvero ciò che si crede data l’influenza e l’interferenza che in alcuni casi hanno avuto alcuni dei creatori di questo nuovo mondo, favorendo o sfavorendo alcune situazioni e/o personaggi per portare avanti i loro oscuri scopi. Anche il Graal, uno speciale contenitore di metallo che può essere rifornito di cibo tramite delle speciali pietre enormi a forma di fungo, ha un funzionamento leggermente diverso, viene reperito direttamente nelle pietre fungo e non è legato ai polsi dei risvegliati, cosa che potrebbe permettere a chiunque di possederne più d’uno, e inoltre sembra poter fornire molto di più del solo cibo ai risvegliati, ad esempio vi sono dei vestiti. La vita dei protagonisti del film è leggermente più agevole, nei libri ci sono voluti mesi prima che si imparasse a ricavare delle vesti dalle fibre vegetali a disposizione lungo le rive del fiume e che imparassero a sfruttare al meglio ciò che avevano a disposizione per sopperire alle poche cose offerte loro dal Graal.

Anche i protagonisti del film non sono gli stessi dei libri. Il personaggio principale è un astronauta morto nel 2009 durante una missione, chiamato Jeff Hale, che non compare nei libri cosi come molti altri che non sembrano esistere o essere menzionati nei libri. Altri invece probabilmente compaiono, ma non hanno un ruolo così importanti come quelli che rivestono nel film o viceversa. Tra i personaggi da citare c’è Nerone che risvegliatosi nella nuova ondata conquista il villaggio in cui sono imprigionati inizialmente gli altri protagonisti, Alice Lidell Hargreaves, personaggio storico che ha ispirato Alice nel Paese delle Meraviglie, presente anche nei libri, e che sembra avere lo stesso ruolo, Lev Ruach, insegnate Ebreo morto nei campi di concentramento Tedeschi, un personaggio di fantasia creato appositamente per il film. Tra gli altri personaggi che ricoprono lo stesso ruolo che hanno nei libri, c’è Monat, un alieno morto sulla terra nel 2039 a causa di una catastrofe che ha completamente distrutto la terra uccidendo anche Monat che voleva avvisare e aiutare i terrestri, o anche Samuel che in realtà altro non è che lo scrittore Mark Twain che sarà fondamentale per lo sviluppo della storia grazie alla sua idea di ricostruire un battello fluviale. C’è anche una bambina muta di nome Gwenafra che non potrebbe esistere nel libro dato che i bambini di età inferiore ai 5 anni non sono risuscitati, e in ogni caso tutti i risvegliati hanno un’età approssimativa di 30 anni, che siano morti prima o dopo quell’età. Effettivamente Gwenafra è una strana eccezione che compare nel film e che probabilmente doveva servire a sviluppare delle trame secondarie nel seguito o fornire interessanti misteri da risolvere.

Il film infatti doveva fare da pilot ad una serie televisiva che poi, complice anche il poco interesse che suscitò il film, non venne mai realizzata. Ed è proprio l’intenzione di creare una serie TV che spiega perché molte scelte che sarebbero potute essere discutibili (e forse lo sono comunque) hanno un senso. A giudicare solo il film si può pensare che il prodotto non sia dei migliori, ci sono differenze ed incongruenze, c’è una trama molto fitta di eventi che non fa capire molto, ma incuriosisce, ci sono personaggi nuovi che probabilmente erano pensati per sviluppare in modo autonomo molte delle sottotrame presenti nei libri e altre del tutto nuove che meglio si adattavano alla scelta di narrare la storia con le regole e i tempi di una serie TV. Il risultato finale sarebbe dovuto essere una serie avventurosa ricca di scoperte e colpi di scena, in cui osservare popolazioni di ogni epoca e luogo messe a confronto, influenzarsi a vicenda e trovarsi in situazioni a loro del tutto estranee, storie e trame (probabilmente autoconclusive in uno o due episodi) il tutto viaggiando lungo le rive del fiume grazie al battello fluviale creato da Samuel, il tutto condito con gli intrecci che si sarebbero creati tra i personaggi che ne compongono l’equipaggio. Tutto questo sarebbe stato molto più adatto ad una narrazione dinamica e veloce legata al viaggio verso le foci del fiume, a differenza delle lunghe pause che nei romanzi ci sono per la costruzione del battello, per l’organizzazione delle società o anche delle trame complesse e a volte non lineari legate a personaggi che vanno e vengono, che formano gruppi a se o che si riuniscono ai vecchi gruppi, che hanno più di uno scopo. Con gli elementi aggiunti o cambiati la serie TV avrebbe potuto, in caso di successo, poter allungare la storia in modo interessante anche per molte più stagioni di quelle previste.

Che la serie sarebbe dovuta essere legata solo alla navigazione sul battello fluviale lo si capisce anche da fatto che non viene raccontata per nulla la sua creazione, ma i protagonisti incontrano direttamente Samuel quando il suo battello (molto più lussuoso e ben fatto rispetto a quello molto spartano del ciclo di libri) è già pronto e mancano solo pochi dettagli per il suo varo e cominciare il viaggio, viaggio che inizierà proprio alla fine del film dopo aver sventato un tentativo di furto e aver combattuto con gli schiavisti a capo del villaggio in cui parte del film si svolge.

Sebbene le differenze sarebbero state probabilmente via via maggiori e la serie si sarebbe discostata molto dalla trama originale, è un vero peccato che sia stata cancellata, l’ambientazione del Mondo del Fiume cosi ricca di elementi e spunti si sarebbe prestata molto bene per una serie TV, se realizzata a dovere, è anche vero però che con gli stravolgimenti e le differenze o le eventuali esigenze dei produttori, il venire incontro ai gusti del pubblico e tutto quello che sarebbe potuto accadere durante le riprese e la realizzazione della serie ci si sarebbe potuti trovare di fronte ad un mostro che poco avrebbe avuto a che fare con la storia originale. Ma, purtroppo non lo sapremo mai.

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