Mondo Senza Stelle – Poul Anderson

Mondo Senza Stelle

Mondo Senza Stelle è un romanzo breve di Poul Anderson, pubblicato la prima volta nel 1966 e arrivato in Italia in versione Urania nel 1969. Non si tratta certo di uno dei migliori romanzi di Poul Anderson anche se è stata scritta in uno dei periodi più prolifici dell’autore, la scelta di rendere la storia una narrazione breve sembra essere giudicata da molti una scelta giusta, allungare troppo il romanzo tentando di creare un libro più lungo avrebbe potuto essere una forzatura che avrebbe potuto solo rovinare e banalizzare i fatti narrati.
 
L’essere umano ha cominciato la sua corsa alla conquista dell’universo e sembra aver incontrato ben pochi ostacoli sulla sua strada, sebbene non sia in grado di raggiungere elevate velocità di navigazione la cosa non sembra presentare un problema per un umanità che ha trovato il modo di rendersi immortale sebbene il prezzo da pagare sia quello di dover pulire ogni tanto la memoria per non saturarsi di ricordi ed impazzire.
 
L’incredibile longevità e la possibilità di viaggiare nello spazio hanno stravolto le usanze umane, si vive più tra le stelle che sulla terraferma, molti tra un viaggio e un altro preferiscono vivere su stazioni orbitanti ed essere sposati su ciascuna di essa, ogni uomo ha più mogli e ogni moglie ha più mariti e ne alleva i figli apparentemente senza mai viaggiare, che non ne sentano la necessità o che forse sia proibito è cosa che l’autore non ci fa sapere.

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La Porta sull’Estate – Robert A. Heinlein

La Porta sull'Estate

La porta sull’estate fa parte dei primi romanzi scritti da Heinlein, se escludiamo quelli che sono considerati romanzi per ragazzi, scritto nel 1957, dopo aver ricevuto un Premio Hugo per il suo precedente romanzo Stella Doppia. Non si tratta certo di un capolavoro come alcuni altri libri scritti dall’autore, ma si dimostra comunque una lettura molto interessante. Ambientata negli anni settanta e nel duemila, non fa però riferimento ad una tecnologia molto avanzata ed è sopratutto incentrato su macchinari e robot per lo più meccanici, ignorando quasi del tutto l’elettronica o l’informatica.
 
Il protagonista Daniel Boone Davis è un ingegnere meccanico che riesce ad inventare numerosi robot, intelligenti preprogrammati per rispondere a determinati stimoli e ordini, utilizzando elementi per lo più già prodotti e venduti da altre aziende, ma combinati insieme in modi geniali.
 
Le sue capacità lo portano a creare una piccola azienda in cui lui si occupa principalmente della realizzazione di progetti e prototipi, lasciando il lavoro burocratico e più prettamente gestionale dell’azienda all’amico Miles e alla sua fidanzata Belle. Il suo scarso interesse nei profitti, nell’ingrandire l’azienda e nell’espandere il suo mercato lo porteranno presto alla rovina. Il suo obbiettivo era solo quello di rendere la vita della gente più semplice, costruendo e vendendo robot che aiutassero nelle faccende domestiche e in altri compiti della vita quotidiana e lavorativa. Idea non condivisa da Miles e Belle che tenteranno di impadronirsi dell’azienda per fondersi con multinazionali ben più ricche.

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Le Due Facce del Tempo – Robert Silverberg

Le Due Facce del Tempo

La storia è incentrata sui viaggi nello spazio-tempo. La Terra è ormai entrata nell’era spaziale e i viaggi su altri pianeti sono una realtà, ma gli inconvenienti che ne derivano sono innumerevoli e cosi la società comincia a mutare velocemente. I viaggi prossimi alla velocità della luce distorcono il tempo per tutti coloro che si trovano a bordo, un viaggio di poche settimane per l’equipaggio è in realtà di una decina d’anni per la Terra, e ad ogni rientro gli equipaggi trovano una Terra sempre più diversa da quella che avevano lasciato. Chi fa l’astronauta quindi lo fa per sempre perché difficilmente riuscirebbe ad adattarsi in una società che è diventata del tutto estranea e che dopo 4 anni di viaggio si è evoluta di circa 200.
 
La Terra evolve in modo sempre più decadente, non è più l’unico luogo abitato dalla razza umana, tra le colonie sparse nell’universo e gli equipaggi sempre in viaggio, pur rimanendo uno dei luoghi più importanti per l’umanità finisce col distaccarsi quasi totalmente dal resto dell’universo. Sulla Terra gli astronauti sono quasi odiati, anche perché ormai non comprendono più le usanze delle città Terrestri, né possono accedervi tanto facilmente, sono relegati in quartieri ad essi dedicati, che ormai sono fatiscenti, dove passano solo poche settimane prima di ripartire per le stelle. Le città Terresti sono formate da lavoratori e liberi cittadini, i lavori sono ormai quasi del tutto ereditari visto l’esiguo costo delle licenze, e chi non può permettersi un lavoro diviene un libero cittadino, il cui unico metodo per sopravvivere è quello di giocare d’azzardo nei numerosissimi centri autorizzati.

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La Fantascienza in Italia

La Fantascienza in Italia

Prendendo spunto da ciò che sta spopolando in questi giorni su Facebook, ovvero la settimana internazionale del libro, approfitto per un piccolo sfogo, dato che proprio oggi per puro caso mi sono imbattuto in qualcosa di connesso. Ne ho già parlato su Facebook nello stesso modo in cui tutti parlavano di libri, ma qui vi fornirò una versione estesa.
 
“E’ la settimana internazionale del libro… Trovi un sito di libri e autori, aperto agli emergenti, ricco di libri da leggere in anteprima o completi, cerchi la fantascienza, ti leggi il libro più votato, 17 pagine di anteprima e decine di commenti positivi… e quello che ti chiedi è, ma gli italiani capiscono qualcosa di fantascienza?? Trama inesistente intreccio orrendo, lineare e saturo di flashback, personaggi stereotipati tutti uguali (almeno poteva usare stereotipi diversi) e una quantità abnorme di luoghi comuni e forzature e per concludere la scelta del diario con tutti i personaggi che non volevano scriverlo… il tutto scritto in modo “semplice”… io direi banale e banalizzato.
 
Perché gli autori italiani fanno cosi cagare nella fantascienza e perché le recensioni li elogiano, recensioni di chi poi, sicuramente di gente che non sa nulla di scifi e che pretendono che questi scritti diano un “nuovo spessore” al genere letterario…” (altro…)

Ombre sulla Luna – Arthur C. Clarke

Ombre sulla Luna

Ombre sulla Luna è uno dei primi romanzi di Arthur Charles Clarke, pubblicato la prima volta nel 1955 e arrivato in Italia nel ’57. Clarke si dimostra uno scrittore maturo già dai suoi primi lavori e Ombre sulla Luna ne è un ottimo esempio. Come tutti i lavori di Clarke è ricco di dettagli scientifici precisi e reali, questo fa rientrare il racconto, cosi come tutti gli altri scritti di Clarke, nell’Hard Science Fiction. L’ambientazione della storia permette di sfoggiare tutte le conoscenze scientifiche di Clarke e rendere la storia molto più interessante e realistica.
 
Ombre sulla Luna è interamente ambientato sulla Luna, circa due secoli avanti nel futuro. Le guerre sono una cosa ormai dimenticata dall’essere umano e l’espansione nel sistema solare è una realtà. L’umanità si è divisa in due diverse fazioni politicamente distinte, gli abitanti della Terra, Luna inclusa, e la federazione delle colonie sui pianeti più esterni.
 
Dopo secoli di pace si sta creando della tensione fra le due fazione a causa della carenza dei metalli pesanti nella maggior parte dei pianeti, cosa in fin dei conti reale, e del monopolio che la Terra ne fa, solo una minima parte di queste risorse viene concessa alle colonie che quindi non possono progredire né tecnologicamente né scientificamente. La Terra mantiene una condizione privilegiata e sfrutta la Luna per svariate ricerche scientifiche ufficiali e ufficiose grazie alle numerose strutture scientifiche su essa stabilite.

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Il Mondo del Fiume: il Ciclo

Il Mondo del Fiume

Mi sono imbattuto in questo ciclo per puro caso qualche tempo fa, non ricordo neanche in quali circostanze sia accaduto e come abbia conosciuto il primo dei cinque libri che ne compongono il ciclo. Cercando informazioni in merito sono stato subito colpito dalla trama originale del primo libro ed ho quindi deciso di procurarmi l’intero ciclo.
 
Ho potuto leggere solo i cinque libri di Philip José Farmer, mi è stato impossibile trovare per ora i racconti brevi che narrano di storie parallele e approfondiscono alcuni aspetti e personaggi della storia.
 
Prima di scriverne un articolo ho voluto leggere tutti i libri, il primo, Il Fiume della Vita, l’ho letto prima ancora di creare questo blog e ne sono stato cosi piacevolmente colpito da procurarmi tutti gli altri. Alle Sorgenti del Fiume, Il Grande Disegno e Il Labirinto Magico li ho divorati in un solo mese, Gli Dei del Fiume sebbene più breve l’ho letto molto più lentamente.
 
Il Mondo del Fiume è un mondo artificiale creato da misteriosi personaggi che rimarranno tali per quasi tutto il ciclo, cosi come misteriose sembrano le loro motivazioni e i loro scopi. Il mondo artificiale creato è di dimensioni enormi rispetto alla terra e deve contenere oltre 36 miliardi di persone, ovvero tutte le forme umanoidi abbastanza evolute vissute sulla terra fino all’epoca moderna in una data non meglio precisata.

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