The Mist (Serie TV)

The Mist 620x50

Quando si incominciò a parlare della serie TV di The Mist ero molto curioso ed impaziente di vederla. Se ne parlò la prima volta dopo l’uscita del film nel 2007, si pensava di realizzare una mini serie TV, basata come il film, sul racconto omonimo di Stephen King del 1980. Nel 2013 si partirà con il progetto, ma solo nel 2016 verrà commissionato l’episodio pilota che arriverà su Spike nel 2017 seguito poi dalla prima stagione, ma alla sua conclusione verrà anche annunciata la sua cancellazione definitiva.
 
Avendo amato il film, che ho visto decine di volte non potendo fare a meno di rivederlo se dovesse passare in TV, non ho saputo resistere a procurarmi il pilot non appena fu disponibile in Inglese. Non ne ho avuto subito una buona impressione e ho aspettato anni per decidermi a vedere l’intera serie, sempre in Inglese, e quale occasione migliore del recente lockdown? Le 10 puntate però credo abbiano confermato la mia prima impressione, ma avrei voluto comunque vedere una seconda stagione per comprendere meglio quale fosse l’idea complessiva alla base di tutto l’adattamento.

So per certo che il film era molto fedele al racconto, ma differiva nel finale, non ho però mai avuto il piacere di poter confrontare le due versioni, è una mia pecca non aver avuto ancora modo di leggere la raccolta Scheletri di Stephen King in cui il racconto è contenuto, ed avere un’idea precisa di quanto differiscano le due versioni. Storia completamente differente per la serie TV che prende solo spunto dal racconto e forse anche dallo stesso film.

The Mist

Le idee di base di The Mist, principalmente horror e poi fantascientifiche, quindi sono le stesse e vertono principalmente sull’arrivo di una misteriosa nebbia su uno sperduto paesino del Maine, concentrandosi sulle reazioni che hanno gli abitanti più che sul mistero della nebbia. O almeno nel caso della serie TV questo è quanto accade nella prima stagione, la seconda pareva poter avere una svolta differente, ma purtroppo non abbiamo, e probabilmente non avremo mai modo di scoprirlo.

La nebbia si diffonde lentamente ed inesorabilmente nel paesino di Bridgeville, ma qui non vediamo mostri nascosti tra i suoi fitti banchi, la nebbia stessa sembra manipolare le menti di coloro che vi si trovano immersi, provocando allucinazioni e conseguentemente strane e pericolose reazioni da parte degli abitanti. Anche chi non è esposto direttamente alla nebbia però ne subisce in qualche modo l’influenza, reazioni più normali dovute alla paura dell’ignoto, al rimanere imprigionati ed impotenti e al dover affrontare questa situazione e le proprie paure insieme con la convivenza forzata con altre persone.

The Mist

Ovviamente in un piccolo paese ci sono tutta una serie di dinamiche particolari tra i vari abitanti, segreti, inimicizie e screzi mai risolti, pettegolezzi e voci, eventi del passato mai superati e tutta una serie di rapporti difficili. Una serie di spunti che possono essere estremamente importanti per lo sviluppo di una storia e per delineare la psicologia dei personaggi, che però qui per lo più diventano una serie di forzature o di spunti mal sfruttati, banalizzando o rendendo a volte grotteschi i rapporti tra i personaggi.

Se nel film si erano visti degli stereotipi, a volte anche comuni e prevedibili, ma che davano grande forza e caratterizzazione ai personaggi e alle loro interazioni, nella serie TV di The Mist la cosa appare molto più banale secondo il mio punto di vista. Nessun personaggio sembra colpire particolarmente, per lo più approssimativi (si fa difficoltà a ricordarne persino i nomi) e male assortiti e sostanzialmente tutti un po’stronzi, pronti a fregare gli altri o ad allearcisi quasi solo per il proprio tornaconto.

The Mist

Nella serie The Mist le fazioni, amicizie e inimicizie cambiano quasi d’improvviso, e spesso sono quasi per partito preso (o per motivi banali, o a noi sconosciuti e forse appena intuibili). La ragazzina stuprata sa che non è stato il ragazzo accusato a farlo, ma questo non importa per nulla alla madre che lo odia, perché ovviamente il ragazzo sportivo belloccio è lo stereotipo del cretino che pensa solo a divertirsi, e pure il padre poliziotto ne è convinto, ma da corrotto farà di tutto per non farlo incolpare (di un crimine che non ha commesso) invece di dimostrare semplicemente la sua innocenza.

La ragazzina stuprata deve essere per forza una zoccola come era la madre (odio questo tipo di generalizzazioni, ma sembra proprio quello che vuole fare la serie, generalizzare e banalizzare) quindi indubbiamente è colpa sua se è successo e della madre che l’ha educata male, d’altronde a quanto pare ha avuto rapporti con tutti gli uomini adulti del paese, fino a quando “è rinsavita” e si è sposata con l’unico con cui non aveva mai fatto nulla, risultando quindi poi odiata da chiunque.

The Mist

Il gay migliore amico della ragazzina stuprata è davvero gay è solo un altro stereotipo del ribelle che non vuole nessuna identificazione chiara e a cui fa comodo essere odiato da tutti, perché è semplicemente uno psicopatico con seri problemi mentali che aspetta solo l’occasione giusta per vendette e tornaconti, sia con le persone che odia e pure con le uniche che lo amano.

Poi c’è il militare buono che ha perso la memoria, una vittima di chissà quale esperimento di cui non ha più memoria, ma che è sicuramente connesso alla nebbia. Vuole aiutare tutti anche se molti sono diffidenti perché è un militare e quindi è colpa sua. Poi recupererà la memoria e diventa esattamente il militare cattivo e stereotipato che molti pensavano che fosse.

The Mist

Insomma ogni personaggio, e ce ne sono molto altri, è visto in un determinato modo dal resto della comunità, la storia pare quasi farti vedere che c’è qualcosa di più, ma poi il personaggio si rivela esattamente lo stereotipo che doveva essere, l’impressione è quella che non si approfondisce molto e che i personaggi siano abbastanza statici e senza alcun cambiamento visibile in tutta la stagione, a differenza di come avviene in storie e riadattamenti di Stephen King. Poi, considerando che quel poco che si intuisce sulla natura della nebbia pare essere strettamente connesso alla mente dei personaggi, tra visioni, ricordi, paure, avere dei personaggi così poco delineati e originali ne banalizza anche l’interazione con la nebbia.

The Mist

La nebbia nella serie TV di The Mist poi rimane un mistero più che nel film o nel racconto (credo, ma non posso saperlo). Come già accennato non vediamo strane creature sovrannaturali, o aliene, ma per lo più personaggi del passato di ogni singolo personaggio che ci si trova dentro, o degli alter ego dello stesso personaggio, con un’aurea mistico religiosa spesso. Si cita anche un evento simile, o qualche altro evento strano già avvenuto in passato nella regione, ma se questa sia una leggenda, un’esagerazione, qualche strana proprietà del luogo, o effetti di un esperimento militare, magari già fatto in altre forme in passato, o se sia una combinazione di più aspetti, non lo sappiamo e probabilmente non lo sapremo mai. Però avrebbe potuto avere sviluppi interessanti, a differenza dei personaggi.

Non so se questa è stata solo una mia impressione su questa versione televisiva di The Mist, e di fatti io mi esprimo solo su quelle, molto spesso non do esattamente un parere oggettivo, ma certe volte magari mi sbilancio di meno, questa serie mi ha deluso non poco, è godibile si può vedere con leggerezza, ma le mie aspettative erano ben differenti, e forse sono io che mi sono caricato di troppe aspettative. L’ambientazione e le idee erano buone e ben delineate, i personaggi invece non mi hanno convinto per niente. Pareva che a conclusione cambiassero delle cose, poteva essere un bene per una seconda stagione, o una variazione senza senso che avrebbe potuto peggiorare le cose o rimanere inspiegabile, ma quel treno carico di militari e altri piccoli indizi sembravano preannunciare qualcosa di più interessante nella seconda stagione, pur sempre con quei personaggi antipatici e riassortiti in un gruppo un po’ improbabile.

Ora il mio giudizio potrebbe anche essere falsato dal periodo e dalla noia che ne derivano, dalla lentezza con cui ho visto la serie, e tutta una serie di motivazioni (legate sempre alla situazione) che mi hanno costretto a rimandare questo articolo e altri e mille altre cose di tutti i giorni, ma anche un po’ la poca voglia di parlare di una cosa che non mi ha colpito molto. Spero che questo non abbia reso anche questo articolo banale e ripetitivo, forse concentrandomi un po’ troppo su certi aspetti finendo per ignorare o scordarne altri che forse meritavano almeno un accenno.

Inoltre spero che il periodo migliori perché ho molte cose da recuperare su questo sito, articoli da scrivere, materiali ricevuti, cose da vedere, ascoltare e leggere messe in stand-by da troppo tempo e che poi vorrei discutere anche qui.

La tua opinione è importante, lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.