Una Famiglia Marziana – Robert A. Heinlein

Una Famiglia Marziana

Heinlein prima di divenire un famoso e affermato autore di fantascienza “seria” ha avuto un passato come scrittore di libri per ragazzi, noti anche come juveniles, a tema fantascientifico. Questo si è dimostrato un’ottimo trampolino di lancio, un modo per farsi conoscere e per pubblicare, ma al contempo gli impediva di esprimersi come meglio desiderava, essendo vincolato dagli editori e dal tipo di romanzi scritti. Nel momento in cui decise di scrivere romanzi più maturi ha dovuto subire anche qualche rifiuto, perché i romanzi proposti non erano adatti ai giovani.
 
Una Famiglia Marziana (o Podkayne of Mars) è stato scritto quando Heinlein aveva già abbandonato la sua fase di romanzi per ragazzi, essendosi già cimentato con capolavori del calibro di Straniero in Terra Straniera e Starship Troopers (sebbene quest’ultimo sia indicato come facente parte dei racconti per ragazzi su wikipedia ho dei seri dubbi che possa essere considerato tale dopo che gli venne addirittura rifiutato perché appunto non adatto ad un pubblico giovane).
 
Pubblicato per la prima volta nel 1962 (in versione Italiana solo nel 1975) rientra spesso nella categoria degli juvenile perché ne conserva molti aspetti, i protagonisti sono effettivamente degli adolescenti alle prese con alcuni problemi legati alla crescita e alla maturazione, ci sono elementi avventurosi, viaggi ed esplorazioni, tutte tematiche che ben si sposano con romanzi per ragazzi. Molti altri elementi sono piuttosto anomali per un libro indirizzato ai giovani o addirittura per il periodo in cui venne pubblicato. La famiglia è piuttosto moderna per l’epoca, di umili origini e benestante discendente dai primi coloni marziani, di razza non del tutto pura essendosi adattata a condizioni molto diverse da quelle terrestri, con entrambi i genitori lavoratori ed emancipati e due figli abbastanza indipendenti sebbene molto giovani.

Una Famiglia Marziana

Podkayne è un’adolescente molto combattuta tra la sua sete di avventura, il desiderio di essere un pilota di astronavi, un lavoro non tanto accettato da una società ancora prettamente maschilista o essere una madre di famiglia, in alternativa si potrebbe accontentare di essere infermiera, lavoro adatto alla donna, ma su di un’astronave cosi da soddisfare la sua voglia di vagare per lo spazio inesplorato. Il fratello Clark, più giovane, sarebbe sociopatico, a quanto pare perché trascurato durante l’infanzia, ma estremamente intelligente e invischiato in strani giri e traffici che difficilmente si conciliano con la sua giovane età.

Podkayne è forse il primo personaggio femminile protagonista in un libro di fantascienza, molte fonti sembrano confermarne il primato. Sebbene sia giovane affronta tematiche molto mature, tematiche insolite per l’epoca, la donna poteva essere emancipata su Marte, così come su Venere, non di certo sulla Terra, entrando in contatto con ragazze più mature di lei pensa bene che anche lei potrebbe concedersi qualche momento di intimità con un ragazzo più grande, cosa non solo impensabile per quell’epoca, ma di certo non adatta ad un romanzo per giovani. Il fatto che poi l’intera storia sia incentrata sulla politica e i conflitti che possono scaturire nel delicato equilibrio tra Terra, colonie lunari, Marte e Venere, e che i due giovani vi siano coinvolti loro malgrado a causa della parentela con un noto Senatore Marziano con cui sono in viaggio per la Terra con prima una piccola tappa su Venere, sia per motivi politici che problemi logistici dovuti al viaggio spaziale, rende le tematiche trattate poco adatte a dei giovani.

Il tutto è intriso di nozioni tecniche precise e a volte complesse, Heinlein non lascia nulla al caso, la società per certi versi è molto avanzata con ottime tecnologie, c’è anche quello che potremo definire un cellulare. Avere figli non è un problema, si concepiscono nella giovane età con il proprio partner e poi si congelano per allevarli solo quando sarà possibile occuparsene, e proprio un problema con delle celle che congelavano i tre fratelli dei due protagonisti innesca tutta la storia e il viaggio verso la Terra.

I dettagli sul volo sono dettagliati con soluzioni originali e veritiere, la gravità artificiale è ottenuta con una sapiente somma dei vari vettori accelerazione e rotazione e con complesse spiegazione sull’inclinazione dei ponti in base al piano di rotazione, cose non troppo ovvie per qualcuno un po’ inesperto in materia. La gravità deve essere regolabile per adattarsi durante il viaggio a quella del pianeta di partenza inizialmente e a quello di destinazione alla fine del viaggio, i valori e i rapporti tra le varie forze di gravità sono precisi. Ogni pianeta ha una differente rotazione intorno al sole e questo comporta una differente lunghezza dell’anno per ciascun pianeta, Heinlein calcola precisamente l’età dei principali protagonisti secondo il sistema Terrestre, Marziano e Venusiano. Dei tre pianeti poi sono spiegati in modo dettagliato molti altri aspetti, dall’atmosfera ai metodi per renderli abitabili e alle presunte forme aliene che vi si potrebbero trovare.

La forma narrativa scelta da Heinlein è particolare, sceglie di raccontare tutto attraverso il diario di Podkayne. Una scelta sensata, ma forse non delle migliori, molto spesso sembra una forzatura, non sembra essere un tipico diario di un’adolescente, o comunque non di un’adolescente dei giorni nostri, la protagonista sembra un po’ troppo matura e sembra affrontare tematiche non proprio solite per una ragazzina della sua età così come la terminologia e il suo modo di esprimersi, anche se questo può essere influenzato molto dall’epoca in cui l’opera è stata scritta e dalla traduzione. Heinlein poi non riesce a mantenere la narrazione in forma di diario e quindi usa alcuni escamotage che sono un po’ forzati, ad esempio quando la narrazione sembra in tempo reale e Podkayne è costretta a precisare che il diario è stato scritto in seguito o quando palesemente la narrazione assume un ritmo diverso e non è più un diario per poi ritornare ad esserlo più tardi. Sono errori che non ci si aspetterebbe da Heinlein, ma questo suo romanzo risulta molto anomalo come spiegato ampiamente in precedenza, presenta ottimi elementi e al contempo pessime scelte, però rimane comunque una piacevole lettura e un racconto che un appassionato di Heinlein prima o poi deve leggere.

La tua opinione è importante, lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.