Fantasy & Science Fiction Anno I Numero 3

Fantasy & Science Fiction Anno I Numero 3

L’intento di questo Blog è quello di parlare liberamente di Fantascienza e Sci-Fi, lo spunto è solitamente un libro o un film, ma non solo, purtroppo questo implica alcune problematiche se si hanno molti impegni (in teoria almeno, poi non riesco a concluderne quasi nessuno). Poco tempo per leggere o per scrivere, quando poi hai del tempo preferisci leggere che scrivere, cosi accumuli cose passa del tempo e non sai se riuscirai a farci un articolo e se riuscirai a parlarne in qualche modo, se quello che ricordi è sufficiente, allo stesso modo si finisce con non voler vedere un determinato film, perché poi ho troppi arretrati e non ho tempo di parlarne, o di cominciare una nuova lettura.
 
In questo periodo ho letto parecchio, ma ho avuto molti impegni, l’ultimo dei miei articoli era riferito ad un libro letto parecchio prima, e questo si riferirà ad un libro/rivista letto subito dopo, tra Settembre e Ottobre a cui sono seguite anche altre letture di cui parlerò in seguito, ma si spera non troppo in seguito.
 
Come intuirete dal titolo e dall’immagine d’apertura parlerò del terzo numero di Fantasy & Science Fiction, una rivista che sembra essere sempre più promettente. Al momento arrivata al quinto numero, con un sesto in prossima uscita. L’Elara ha ancora qualche problema di distribuzione, con ritardi o mancati arrivi in alcune edicole, ma la reperibilità dei numeri sembra essere un po’ più semplice rispetto ai precedenti numeri, questo anche grazie alla collaborazione tra lettori e produttori tramite la pagina Facebook.

Fantasy & Science Fiction Anno I Numero 3

Tutti quei piccoli dettagli di cui qualcuno in passato si è lamentato sembrano essere risolti, una migliore impaginazione con un testo maggiormente centrato nella pagina, ma sempre con un margine maggiormente largo sul fondo pagina, l’alternanza di testo a tutta pagina o a due colonne. La scelta dei font è ancora varia e in qualche modo legata alla storia, l’editoriale ha un font di dimensioni un po’ minuta cosa che potrebbe dare qualche difficoltà ad alcuni lettori, ma scommetto che dipenda da una questione di spazio per rientrare esattamente nelle 160 pagine.

Le illustrazioni, questa volta di Alan Pollac, sono molto nitide e ben stampate, probabilmente anche perché meno ricche di sfumature. Tra le pagine compare anche qualche pubblicità di altre collane Elara o libri della stessa casa editrice. La copertina questa volta è di Jia Ruan che potete ammirare nella sua versione integrale sul sito dell’artista.

E forse l’illustrazione anche questa volta in qualche modo è connessa con uno dei temi che lega buona parte delle storie e che lo stesso Armando Corridore ci fa notare nel suo editoriale, la fragilità dell’uomo, la sua inadeguatezza, il sentirsi soli o emarginati, tema che nei vari racconti è mostrato in diverse forme e sfaccettature. Tra gli altri temi in questo numero vediamo anche dell’esoterismo e dell’horror e molto meno fantascienza per cosi dire classica, questo perchè il genere come già detto e ripetuto parecchie volte si mischia sempre con altri generi e sottogeneri, ma anche perché la rivista come il suo corrispettivo in lingua Inglese tratta di tutta la letteratura del Fantastico (Fantasy, Sci-Fi e Horror) proprio perché questi generi sono estremamente connessi tra loro.

La storia principale di questo numero è di Bruce Sterling, Esoteric City. Sterling è da tempo migrato dal Texas all’Italia e trasferitosi a Torino è sicuramente rimasto affascinato dal suo lato esoterico e dalla storia permeata di magia della città. Ha cosi deciso di ambientare il suo racconto proprio in Italia, mischiando tradizioni esoteriche ed Italiane creando un inferno tutto Italiano ricco di strani personaggi dell’alta società, accompagnati da preziosi manufatti e antichi poteri.

David Gerrold in Casella di Posta: F&SF, immagina di scrivere al curatore Americano della rivista lamentandosi degli ultimi racconti scelti, del metodo di scelta e di come si sia riusciti a reperire tali racconti grazie alle tecnologie sempre più evolute penalizzando sempre più i veri autori. Il racconto è composto di varie lettere inviate nel tempo che delineano situazioni sempre più assurde e fantascientifiche e che ironizzano sul destino dei poveri scrittori di Fantascienza.

Non manca anche in questo numero la rubrica Plumage from Pegasus di Paul Di Filippo con Qual Sempiterno Occhio, quale Immortale Attore Forgiar poté si Orrido il Diritto d’Autore. Il lungo e complicato titolo di questo nuovo racconto lascia ben immaginare il tema dello stesso, il diritto d’autore, la fantasia nel creare, di come sia facile cedere alla tentazione di copiare o appropriarsi dei lavori di altri invece che concentrarsi nell’inventare qualcosa di proprio.

Thomas Ligotti ci dona una breve ma interessante storia dell’orrore, Fiori dell’Abisso. Dare una trama alla storia rovinerebbe la sua lettura, vi basti sapere che ci sono cose che alla luce non possiamo vedere con chiarezza e che al buio sono pericolosamente meravigliose ed attraenti sebbene non possiamo quasi ammirarle, meglio non indagare su certe cose, meglio non recarsi in certi luoghi, meglio non conoscere certe persone.

Ken Liu nato in Cina e vissuto in America dall’età di nove anni affronta un tema molto delicato nel suo racconto Il Demone di Maxwell, non è da escludere che vi sia qualcosa di personale, legato all’autore stesso o a qualche suo parente vicino o lontano, in ciò che si racconta. Durante la Seconda Guerra mondiale i cittadini Americani di origine straniera si trovarono in una difficile situazioni, in particolar modo i Cinesi ritenuti spie seppur fedeli all’America da usare come pedine da spedire in campi di concentramento da usare come ostaggi o per ricattare membri della famiglia spediti in Cina come spie. Takako è inviata in Cina dove non è mai stata prima di cui non conosce bene la lingua, di cui non si sente cittadina essendo nata in America, in cui si trova a disagio perché considerata straniera e probabile spia. Si sentiva Americana, ma l’America non la considerava sua cittadina, solo un’interessante pedina sensitiva da inviare in Cina come spia.

Il Matto, l’ultimo racconto pubblicato su Fantasy & Science Fiction prima che John Morressy morisse narra la storia di un Matto, un Buffone di Corte, abbandonato alla nascita, deforme e dall’infanzia sfortunata nella sua vita non ha potuto far altro che divertire gli altri e imparare dalla sua difficile vita, lavorando come ladro e fenomeno da baraccone finirà poi con l’essere il giullare di un grande palazzo in cui acquisirà potere grazie alle sue doti di cospiratore ed ad un piccolo aiuto della magia nera.

Di stampo molto più fantascientifico, ma in linea in qualche modo con il tema che accomuna molti dei racconti, I Litlin di Jack Williamson, ci porta in un futuro in cui la colonizzazione di Marte è ormai una realtà anche se ancora agli albori, i primi coloni rimasti isolati per vent’anni, dopo una permanenza prevista di solo un anno, decidono di ritornare a casa perché hanno esaurito le risorse, non sanno ancora cosa sia successo sulla terra e perché non abbiano ricevuto comunicazioni per venti anni, l’ultimo sopravvissuto si troverà di fronte ad una situazione del tutto imprevista e dovrà fare i conti con i nuovi abitanti del pianeta.

La raccolta si chiude con Alpha Ralpha Boulevard di Cordwainer Smith. In un futuro in cui ormai le macchine provvedono a qualsiasi bisogno della popolazione e in cui l’uomo non ha più nulla da fare che vivere la propria vita in ozio, sta per cambiare qualcosa, per dare nuovi stimoli ad una società decadente vengono reintrodotti in maniera artificiale usi e costumi del passato dell’umanità, per riscoprire il fascino dell’antica storia umana, come reagiranno gli umani di fronte alle nuove possibilità offerte, alla possibilità di scegliere autonomamente e di provvedere a se stessi?

Come nel numero precedente non manca una poesia in tema con una delle storie presentate nel volume, questa volta si tratta di The Cap and Bells di William Butler Yeates che richiama le atmosfere de Il Matto.

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