La Storia Vera – Luciano di Samosata

La Storia Vera

Nella storia della Fantascienza, della Science Fiction e della letteratura del fantastico in generale si tenta sempre di risalire alle proprie origini, comprendere quando il genere sia nato, chi abbia introdotto i primi elementi, chi abbia anticipato i tempi ponendo le basi per la nascita di un genere letterario distinguibile dagli altri. Negli anni spesso si è sentito parlare di autori o libri che secondo questa o quella teoria avrebbero anticipato la Fantascienza o che ne siano i precursori o il primo libro in assoluto di quel genere.
 
Attualmente sembra che sia ufficialmente accettato come precursore del genere Luciano di Samosata uno scrittore Greco di origine Siriana vissuto nel secondo secolo, noto per i suoi trattati e la sua indole satirica. Criticava molto gli scrittori della sua epoca per la poca obbiettività nel riportare avvenimenti storici e nello scrivere storiografie del passato o della storia recente. Scrisse in proposito un trattato su “Come si deve scrivere la storia” e in tono satirico ed ironico, criticando gli storiografi dell’epoca, “La Storia Vera“.
 
La Storia Vera è un racconto in due libri scritto in forma autobiografica dove l’autore descrive un suo improbabile viaggio al di là delle colonne d’Ercole. La storia è trattata come se fosse un resoconto veritiero di ciò che l’autore, insieme con i suoi compagni di viaggio, avrebbe visto e vissuto durante il viaggio.

La Storia Vera – Luciano di Samosata

La premessa è pero che una sola cosa nel suo racconto è vera, il fatto che tutto ciò che i è narrato è solo frutto di fantasia e non vi è nulla di vero. L’intento dell’autore sarebbe proprio quello di dimostrare che non è sufficiente essere in grado di fare un resoconto storico per descrivere davvero la Storia, ma bisogna essere onesti ed obbiettivi, essere testimone degli eventi o aver parlato con qualcuno a conoscenza dei fatti e non della propria interpretazione, non vedendo le cose solo da un punto di vista, perché chiunque può inventare qualcosa che al lettore può sembrare vero o veritiero seppure frutto solo della propria immaginazione.

Forse proprio per sottolineare come con la propria immaginazione si possa creare tutto il racconto è ricchissimo di strane e bizzarre creature antropomorfizzate, ingigantite e fuse insieme per creare nuove e fantasiose creature, sono presenti esseri mitologici o delle varianti con vari elementi animali o vegetali o addirittura cavalcature di forma fallica. I paesaggi sono spesso ricchi di elementi commestibili, per soddisfare il sogno di poter vivere senza dover lavorare, ma cogliendo direttamente i prodotti finiti dalla natura, quindi abbondano i fiumi di vino, latte, le isole fatte di formaggio, alberi che donano direttamente vino o cibi già pronti all’uso. Questi elementi sono cosi abbondanti vari e fantasiosi da risultare spesso quasi infantili o ingenui, forse sempre nell’ottica di enfatizzare e sottolineare le critiche che lui muove agli storiografi.

La cosa che principalmente rende il racconto una storia di “Fantascienza” o un racconto con elementi “Fantascientifici” è la descrizione che viene fatta del viaggio che porta Luciano e i suoi compagni a visitare la Luna, a partecipare ad una guerra galattica, ad arrivare addirittura (ingenuamente) a visitare il sole. A portare la nave sulla Luna è un tifone che la solleva fino a farla giungere sulla superficie lunare, che già all’epoca per i Greci era un pianeta sferico dove si pensava che si potesse arrivare un giorno. Sulla luna vi abitano i Seleniti che non avendo donne sono in grado di partorire i propri figli dal polpaccio. Al momento dell’arrivo sulla Luna i Seleniti sono impegnati in quella che si può definire una vera è propria guerra galattica tra Luna e Sole per il controllo delle colonie su Venere. A combattere questa guerra vi sono parecchie figure bizzarre, oltre ai seleniti e ai loro nemici, strani esseri sono utilizzati come cavalcature o animali da battaglia e alleati provenienti da altri pianeti sono schierati con l’una o l’altra fazione.

Altri elementi fantastici che hanno sicuramente ispirato scrittori successivi sono presenti nella storia. La nave al ritorno sulla terra viene inghiottita da un’enorme balena che contiene un’intera isola al suo interno abitata da altri strani esseri. Durante la permanenza nello stomaco della balena è possibile vedere al suo esterno una battaglia combattuta da giganti che utilizzano delle isole come imbarcazioni. Dopo varie vicissitudini e la permanenza in isole facenti parte della mitologia Greca, altra occasione per Luciano di fare critica e satira di personaggi noti dell’epoca o precedenti, la nave giunge su di un nuovo continente dal lato opposto del mare e la storia si conclude con la promessa di raccontare in un nuovo volume ciò che accade in queste nuove terre. È probabile che Luciano, cosi come i Greci, già sapessero dell’esistenza di un continente al di là dell’oceano.

Definire questa breve lettura (le traduzioni senza commento sono all’incirca di una quindicina di pagine) un racconto di Fantascienza mi sembra un po’ eccessivo, ma negarne gli elementi Fantascientifici è impossibile, è chiaro come le conoscenze scientifiche dell’epoca, seppur limitate ma più avanzate di quelle che poi si sono avute nei secoli successivi, siano state sufficienti ad immaginare la possibilità di raggiungere altri mondi, poterci camminare sopra o abitare, poter conoscere nuove razze aliene o ibride adattate alle diverse condizioni che si trovano su diversi pianeti, il poter viaggiare tra i vari pianeti e la guerra per il controllo di colonie galattiche e quindi il desiderio di espandersi e colonizzare non solo la terrà ma l’intero sistema solare.
Molti altri elementi potrebbero rientrare in altre idee innovative per l’epoca, immaginare ad esempio un popolo che è in grado di riprodursi in modo autonomo e asessuato, come se fossero in grado di clonarsi, poi si vedono ibridazioni, chimere, esseri giganteschi, o evoluzioni particolare dell’essere umano dovute alle differenti condizioni ambientali. Certo alcune di queste idee sono trattate in modo ingenuo, o solo accennate, immaginate e non contestualizzate, ma possono considerarsi moderne, e possono quindi anticipare molte delle idee e delle teorie utilizzate in epoche più moderne in tantissimi racconti, romanzi, film o telefilm che siano essi Fantastici, Avventurosi, Fantasy o di Fantascienza.

L’immagine è tratta da una delle più vecchie edizioni stampate del libro in lingua Francese risalente al 1787.

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