Ebook Gratuiti per Affrontare la Pandemia

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Questa pandemia che ci sta costringendo a casa da più di un mese ci ricorda molto da vicino decine e decine di film, serie tv e romanzi fantascientifici, alcuni dai tratti catastrofici con pandemie che distruggono l’intera popolazione o che creano zombie e altre creature da affrontare, altri dai tratti più dispotici e politici, a tratti complottistici, dovuti alla forzata permanenza in casa, alla momentanea perdita di alcune delle libertà personali, ai controlli polizieschi e molto altro. Non bastava già il disagio di rimanere chiusi in casa, a volte senza avere nulla da fare, e gli infiniti scenari già visti in decine di opere di Sci-Fi e a volte horror, a questo si aggiungono le strampalate teorie dei complottari, dei negazionisti, dei no-vax, e di altri gruppi con ancora più tempo libero e tanta fantasia mal applicata, fomentati da una disinformazione dilagante, dalle informazioni contrastanti e confusionarie dovute ad un tempestivo intervento senza alcuna esperienza in merito (a se si fosse letto più fantascienza magari i vertici avrebbero saputo come agire!) e alle inevitabili fake-news di profittatori senza scrupoli.
 
La pandemia, come abbiamo visto già in molte opere di fantasia, alimenta le pulsioni peggiori e i lati migliori dell’essere umano, facendoci scoprire lati ignoti della società in cui viviamo. Ma non voglio dilungarmi su cose che apprendiamo giornalmente dai notiziari. Volevo concentrarmi sulla solidarietà che fortunatamente si diffonde giorno dopo giorno in ogni campo, dalle cose più importanti a quelle più futili, ma qui non mi occuperò di quelle più importanti, che apprezzo infinitamente, ma non sono propriamente in tema con il blog. Voglio invece citare quelle piccole azioni, che in molti stanno compiendo, per rendere, alle persone costrette in casa, più lieve la propria permanenza forzata. Piccole aziende e privati, così come le grandi multinazionali, stanno offrendo gratuitamente i loro prodotti e servizi. (altro…)

Hermanos – Alessandro Bogani, Edoardo Pozzoli

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Quando mi è stato proposto di leggere Hermanos di Alessandro Bogani ed Edoardo Pozzoli non sapevo davvero cosa aspettarmi, un western? Non avevo mai letto un western, non so neanche quanto sia diffuso come genere letterario, ma la cosa mi ha molto incuriosito. Mi sono tornati ricordi di infanzia, quando mi capitava di vederne spesso in tv, avendo un genitore appassionato, e mi sono chiesto anche quanto potesse avere a che fare con questo blog, con la fantascienza o il fantasy, e mi sono tornati altri ricordi, i manga e gli anime, in primis Trigun che è fantascienza, steampunk e western, poi le storie di fantascienza usano che elementi western, Firefly, Westworld il film e la nuova serie, e poi se il fantasy si basa sul medioevo, lo steampunk sull’800 vittoriano, il genere western sulla conquista dell’America, non può far parte del fantastico come contenitore più ampio di tutti questi generi? Sì, e quindi non è fuori luogo su questo blog.
 
Ammetto (come troppo spesso ultimamente) che ho finito il libro già da un po’ di tempo, ma avevo già ben chiaro i punti interessanti di cui vale la pena parlare. Prima di cominciare a leggerlo ero un po’ scettico, ma più andavo avanti con la lettura più rimanevo positivamente colpito. Si tratta di autori giovani e alle prime armi, ma che sembrano avere le idee ben chiare, sullo scrivere, sul genere western e i luoghi in cui ambientano il proprio romanzo. (altro…)

12 Monkeys – Prime Due Stagioni

12 Monkeys

Nel Gennaio del 2016 venne presentata la serie 12 Monkeys, avendo molto apprezzato il film anche perché in linea sulle mie credenze sullo spazio-tempo, non vedevo l’ora di seguire l’intera serie, cosi per due anni ho potuto procurarmi le puntate in lingua originale (la serie è ancora inedita in Italia nonostante si sia già conclusa la seconda stagione) e l’ho seguita quasi in contemporanea con le uscite Americane, tranne per le ultime due puntate che ho dovuto rimandare per mesi e che ho concluso di vedere qualche giorno fa.
 
Inizialmente, forse erroneamente, si pensava che la serie sarebbe stata di una sola stagione, ma poi il successo avuto oltreoceano ha fatto si che ce ne fosse un seguito e si pensava che si sarebbe conclusa con la seconda stagione, o almeno questo credevo fino alla terzultima puntata, quando poi sono riuscito a finire tutte le puntate ho capito che non finiva lì ed ho scoperto che si era deciso per una terza stagione.
 
Devo essere sincero che non so in quale momento abbiano deciso che la serie sarebbe stata più lunga del previsto, già altre volte sembrava essere prossima alla sua conclusione e ne venivano annunciate altre puntate, e forse questo era solo un modo per non far capire esattamente quanto durasse. Se credi che la prossima puntata conclude tutto ti aspetti che si risolvano tutte le complesse trame e non immagini che invece il tutto è molto più complesso, questo ha creato ottime colpi di scena completamente inaspettati, cosa che non avrebbe funzionato bene sapendo il numero complessivo delle puntate, un ottima scelta che purtroppo funzionerà solo per chi ha seguito la serie mano mano che usciva e che non potrà ripetersi per chi la vedrà in seguito o magari se ne verrà fatta una versione Italiana. Devo dire che questa è una delle poche volte che sono stato contento di averla scoperta e vista in corso, a differenza di altre volte che preferisco aspettare e vedermi quante puntate voglio e quando voglio. (altro…)

The Box

the box

Avevo altre priorità, e altro di cui parlare, ma a causa di un po’ di mal di schiena ho passato qualche giorno ad oziare o quasi, e facendo zapping in TV ho visto per caso The Box, film fantascientifico del 2009 diretto da Richard Kelly che è senz’altro famoso per qualcosa di meglio di questo adattamento di Button, Button, romanzo breve di Richard Matheson del 1970 (arrivato lo stesso anno in Italia come Il Pulsante). Più che un adattamento il film è semplicemente tratto dal racconto, ne prende solo spunto, utilizza solo alcuni elementi ed inventa tutto il resto. Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di leggere il racconto di Matheson, ma so che in esso sono presenti solo tre personaggi e il tutto avviene nello stesso luogo, la casa di Norma ed Arthur.
 
Nel film vengono aggiunti maggiori elementi e la storia viene arricchita e complicata, distaccandosi dal racconto e dal suo carattere molto più psicologico che analizza le reazioni dei due protagonisti posti di fronte ad una difficile scelta etica e morale, uccidere uno sconosciuto e ricevere in cambio molti più soldi di quanti se ne possano avere con il lavoro onesto e che fa riflettere anche su quanto davvero conosciamo delle persone a cui siamo legati. (altro…)

Ascension

ascension

Quando ho sentito parlare di Ascension mi ha subito incuriosito e ho cercato di ricordarmene tra le numerose serie e film che vorrei vedere e di cui, o mi scordo o poi finisce che non ho il tempo di vedere, e infatti me ne ero dimenticato ma poi per caso ho scoperto che VVVVID lo avrebbe trasmesso in esclusiva per l’Italia, in lingua originale, ma sottotitolato. Mi sono subito registrato e ho dopo pochi giorni potuto vedere tutti gli episodi, che purtroppo sono solo sei, anche se la miniserie potrebbe in futuro diventare una serie più lunga o comunque non fermarsi lì, ma continuare.
 
L’ambientazione di Ascension è molto particolare, è fantascientifico, è avveniristico e pieno di tecnologia all’avanguardia, per gli anni 60 però. Ok l’Ascension è il meglio del meglio che si poteva creare negli anni 60, una nave possibile, plausibile e avanzata anche se basata su vecchie tecnologie, un po’ come se si tentasse di riprodurre alcune cose moderne con vecchi dispositivi, il risultato è credibile ed affascinante.
 
Ascension non ha neanche una trama molto originale, queste idee erano comuni durante la guerra fredda, la paura che si potesse sfociare in un attacco nucleare che avrebbe potuto spazzare via l’umanità o farla regredire ha fatto riflettere su numerosi piani di fuga, studiati e rifiniti in ogni dettaglio alcuni plausibili e realmente creati come numerosi basi nascoste nel sottosuolo autonome e capaci di far rimanere in vita per anni i suoi abitanti. Ma vi erano anche molte altre proposte più strane e forse assurde ma in realtà realizzabili con le tecnologia attuali e dell’epoca, ma incredibilmente costose e per questo sempre accantonate o tenute nascoste, come progetti segreti. Di alcune di queste si parla ancora oggi tra le teorie complottistiche. (altro…)

The Man in the High Castle Pilot

The Man in the High Castle

Se ne sta parlando moltissimo in rete, e i pareri sono alquanto discordanti, ma sembra che quasi tutti concordino su una sola cosa, vogliono vedere dove si spingerà la serie e come sarà la qualità dell’intero prodotto. The Man in the High Castle era stato annunciato da un bel po’ di tempo, cosi come nuovi film e serie TV ispirate al lavoro di Dick, e non nego che per ognuna di esse si teme che ne possa venire fuori un disastro. Dopo molta attesa è uscito negli ultimi giorni il Pilot di The Man in the High Castle, distribuito tramite Amazon, visibile gratuitamente, ma solo nella lingua Inglese e solo in certe regioni, ad esempio il sito Inglese di Amazon non permette di guardare il pilot in Italia perché non è tra le regioni in cui è possibile vedere il servizio offerto in streaming da Amazon, il ché vuol dire che non solo non lo si può vedere, ma non si può neanche votare o esprimere un parere (positivo o negativo che sia) sulla serie. E Amazon vuole proprio conoscere i pareri della gente, raccogliere dati di gradimento e statistiche, per sapere se investire nel progetto e continuare la serie.
 
Sebbene ufficialmente gratuito, ma visualizzabile solo in alcune regioni, il filmato è stato portato un po’ ovunque, lo si trova su Youtube, in diversi siti di streaming e di download, non è chiaro però quanto questo sia legale, in fondo si tratta comunque di un filmato gratuito. A questo si è affiancato anche tutta una serie di filmati sottotitolati (hard-subbed) e i singoli file di sottotitoli da applicare ai filmati, quindi praticamente ora il video è disponibile per tutti nella sola lingua Inglese, ma con i sottotitoli per tutti i gusti. Amazon sicuramente non può ignorare il fenomeno virale che si è creato in rete per la ricerca e la visione del pilot e l’interesse che ha suscitato, che dovrebbe proprio indicare quanti siano interessati nel vedere l’intera serie. (altro…)