3022 (Film)

3022 è un film low budget del 2019, diretto da John Suits e che ho avuto modo di vedere su Amazon Prime Video, dopo essermelo perso perché scaduto è inaspettatamente ritornato. Il budget ridotto non è un problema per il film, gli effetti speciali un po’ scarsi comunque non sono una parte fondamentale e compaiono molto poco, un accenno qua e là dove necessario. Al contrario le scenografie ben curate, con un buon gioco di luci che contribuiscono insieme ad altri dettagli (il disordine, lo sporco) a creare un’ambientazione claustrofobica e decadente, rispecchiando anche la confusione e lo sconforto dei personaggi.

Il nome, 3022, come si comprende da subito non è connesso all’anno in cui è ambientato il film, ma comunque è collegato al tempo, ma si scoprirà solo alla fine del film. La storia comincia nel 2190, quando si stabilisce una colonia (ancora in attiva o forse in fase finale di costruzione) su Europa, una luna di Giove. Il compito dei 4 protagonisti, tutti astronauti, è quello di gestire Pangea, una stazione intermedia, tra la Terra e la colonia Europa Uno. La missione partita nel 2190 dovrà durare 10 anni fino al prossimo cambio di equipaggio. Vediamo velocemente come trascorrono le cose nei primi anni, inizialmente tutto perfetto, un equipaggio felice, ma lentamente si cominciano a vedere i primi segni di stress, fino ad arrivare ai 5 anni di permanenza, il periodo in cui si concentra la narrazione della storia.

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Fantasy & Science Fiction Anno 2 Numero 7

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Continuo ad essere sobbarcato di impegni e ad andare un po’ a rilento con tutti, così ho come sempre poco tempo per leggere e per scrivere, quindi rimando spesso di qualche tempo anche questi miei articoli, ma Fantasy & Science Fiction continua ad uscire con i suoi problemi e quindi non regolarmente saltando parecchi mesi, e nonostante questo non riesco a mettermi al passo e ho ancora molti arretrati da finire.
 
Ormai come già detto si tratta di una rivista consolidata, con un suo stile e con le sue specifiche caratteristiche, le 160 pagine precise, e il solito editoriale iniziale spezzato che continua a metà libro circa, accompagnato dalle piccole introduzioni per ogni singola storia. Tra queste e l’editoriale Armando Corridore ci da un’introduzione al libro e alle storie in esso contenuto, arricchendo il tutto con riflessioni e informazioni su autori e storie.
 
In questo numero di Fantasy & Science Fiction si parte da un tema ben preciso, ma non riesce ad abbracciare tutte le storie in esso contenute. La parola e la sua magia, è questo il tema, le lettere e in particolar modo gli ideogrammi Giapponesi e Cinesi sembrano imbrigliare le parole e i concetti su carta caricandoli di una sorta di magia, un potere, che assume connotati e caratteristiche diverse a seconda della cultura e delle componenti della parola stessa, dal suo significato e dalla sua etimologia. Le lettere e i simboli possono però assumere significati più spirituali, dal tono religioso, diventando un modo per pregare ed entrare in contatto con il divino. Due sfaccettature del potere delle lettere che possiamo vedere in Letteromante e in I Tre Doni. (altro…)

Hermanos – Alessandro Bogani, Edoardo Pozzoli

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Quando mi è stato proposto di leggere Hermanos di Alessandro Bogani ed Edoardo Pozzoli non sapevo davvero cosa aspettarmi, un western? Non avevo mai letto un western, non so neanche quanto sia diffuso come genere letterario, ma la cosa mi ha molto incuriosito. Mi sono tornati ricordi di infanzia, quando mi capitava di vederne spesso in tv, avendo un genitore appassionato, e mi sono chiesto anche quanto potesse avere a che fare con questo blog, con la fantascienza o il fantasy, e mi sono tornati altri ricordi, i manga e gli anime, in primis Trigun che è fantascienza, steampunk e western, poi le storie di fantascienza usano che elementi western, Firefly, Westworld il film e la nuova serie, e poi se il fantasy si basa sul medioevo, lo steampunk sull’800 vittoriano, il genere western sulla conquista dell’America, non può far parte del fantastico come contenitore più ampio di tutti questi generi? Sì, e quindi non è fuori luogo su questo blog.
 
Ammetto (come troppo spesso ultimamente) che ho finito il libro già da un po’ di tempo, ma avevo già ben chiaro i punti interessanti di cui vale la pena parlare. Prima di cominciare a leggerlo ero un po’ scettico, ma più andavo avanti con la lettura più rimanevo positivamente colpito. Si tratta di autori giovani e alle prime armi, ma che sembrano avere le idee ben chiare, sullo scrivere, sul genere western e i luoghi in cui ambientano il proprio romanzo. (altro…)

12 Monkeys – Prime Due Stagioni

12 Monkeys

Nel Gennaio del 2016 venne presentata la serie 12 Monkeys, avendo molto apprezzato il film anche perché in linea sulle mie credenze sullo spazio-tempo, non vedevo l’ora di seguire l’intera serie, cosi per due anni ho potuto procurarmi le puntate in lingua originale (la serie è ancora inedita in Italia nonostante si sia già conclusa la seconda stagione) e l’ho seguita quasi in contemporanea con le uscite Americane, tranne per le ultime due puntate che ho dovuto rimandare per mesi e che ho concluso di vedere qualche giorno fa.
 
Inizialmente, forse erroneamente, si pensava che la serie sarebbe stata di una sola stagione, ma poi il successo avuto oltreoceano ha fatto si che ce ne fosse un seguito e si pensava che si sarebbe conclusa con la seconda stagione, o almeno questo credevo fino alla terzultima puntata, quando poi sono riuscito a finire tutte le puntate ho capito che non finiva lì ed ho scoperto che si era deciso per una terza stagione.
 
Devo essere sincero che non so in quale momento abbiano deciso che la serie sarebbe stata più lunga del previsto, già altre volte sembrava essere prossima alla sua conclusione e ne venivano annunciate altre puntate, e forse questo era solo un modo per non far capire esattamente quanto durasse. Se credi che la prossima puntata conclude tutto ti aspetti che si risolvano tutte le complesse trame e non immagini che invece il tutto è molto più complesso, questo ha creato ottime colpi di scena completamente inaspettati, cosa che non avrebbe funzionato bene sapendo il numero complessivo delle puntate, un ottima scelta che purtroppo funzionerà solo per chi ha seguito la serie mano mano che usciva e che non potrà ripetersi per chi la vedrà in seguito o magari se ne verrà fatta una versione Italiana. Devo dire che questa è una delle poche volte che sono stato contento di averla scoperta e vista in corso, a differenza di altre volte che preferisco aspettare e vedermi quante puntate voglio e quando voglio. (altro…)

The Box

the box

Avevo altre priorità, e altro di cui parlare, ma a causa di un po’ di mal di schiena ho passato qualche giorno ad oziare o quasi, e facendo zapping in TV ho visto per caso The Box, film fantascientifico del 2009 diretto da Richard Kelly che è senz’altro famoso per qualcosa di meglio di questo adattamento di Button, Button, romanzo breve di Richard Matheson del 1970 (arrivato lo stesso anno in Italia come Il Pulsante). Più che un adattamento il film è semplicemente tratto dal racconto, ne prende solo spunto, utilizza solo alcuni elementi ed inventa tutto il resto. Purtroppo non ho ancora avuto il piacere di leggere il racconto di Matheson, ma so che in esso sono presenti solo tre personaggi e il tutto avviene nello stesso luogo, la casa di Norma ed Arthur.
 
Nel film vengono aggiunti maggiori elementi e la storia viene arricchita e complicata, distaccandosi dal racconto e dal suo carattere molto più psicologico che analizza le reazioni dei due protagonisti posti di fronte ad una difficile scelta etica e morale, uccidere uno sconosciuto e ricevere in cambio molti più soldi di quanti se ne possano avere con il lavoro onesto e che fa riflettere anche su quanto davvero conosciamo delle persone a cui siamo legati. (altro…)

Under The Dome (Serie TV)

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Ho lasciato passare un po’ troppo tempo da quando ho finito di vedere la serie, ma volevo comunque parlarne, anche se ci ho messo un po’ per decidere se farlo o meno, Stephen King, così come i suoi adattamenti televisivi o cinematografici, non è mai così ben delineato in un genere, solitamente non scrive di fantascienza, né di fantasy, eppure spesso nei suoi racconti sono ricchi di questi elementi. Anche Under The Dome che forse non nasce prettamente per essere un racconto di fantascienza diventa inevitabilmente ricco di elementi sci-fi, anche se mi posso basare solo sulla serie TV tratta dal romanzo, che si discosta, ma non avendo ancora letto il libro (cosa che prima o poi farò) non posso saperlo precisamente.
 
Alla sua uscita Under The Dome ha fatto molto parlare di se, da subito mandato in TV sulla RAI con bombardamento pubblicitario annesso e il libro (enorme) che è diventato famoso grazie alle serie anche se era di qualche anno prima (del 2009 mentre la serie è cominciata nel 2013). Anche io prima di conoscere la serie non sapevo nulla del libro, ma è da molto che non seguo assiduamente Stephen King anche se ci sono ancora parecchie cose sue che vorrei leggere e film da essi tratti che vorrei rivedere (per qualcuno vedere per la prima volta). (altro…)