The Order of Guardians: L’Ombra del Male – Marco Ternavasio

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Mi è stato proposto di leggere The Order of Guardians: L’Ombra del Male di Marco Ternavisio, a propormelo è stata la stessa Inspired Digital Publishing dopo aver parlato di loro in una mia precedente recenzioni di un altro loro libro, Arma Infero: Il Mastro di Forgia. Ho finito già da qualche tempo la lettura di The Order of Guardians: L’Ombra del Male, ma come mio solito tra impegni e altro ho dovuto rimandare l’articolo, ma avevo già idea di cosa dire e ho raccolto ulteriori informazioni in proposito, oltre a dedicare un po’ di tempo a rifletterci su.
 
Devo ammettere che il libro in se è strano ed ho voluto riorganizzare per bene le idee. L’autore è molto giovane ed alle prime armi, nella breve biografia fornitami, e leggibile anche sul libro e sul sito della Inspired Digital Publishing, si dice che il progetto è nato quando era giovane ed insieme con amici appassionati di fantasy che volevano ricreare un proprio mondo. Dopo anni il progetto abbandonato è stato ripreso ed espanso ed è cominciata la vera e propria stesura del romanzo che voleva essere una cosa strettamente personale, ma Marco Ternavisio si sarebbe fatto convincere a pubblicare la sua storia dopo essere stato spronato da amici e parenti. Dopo un periodo di autopubblicazione sarebbe stato notato dalla Inspireddp che ha deciso di pubblicare in forma digitale il suo racconto. Non vorrei sbagliarmi ma questo è quello che ho estrapolato dalle mie ricerche online.

The Order of Guardians L'Ombra del Male

Il fatto che l’autore sia molto giovane è un dato positivo per alcuni versi, ma forse negativo per altri, per me il libro mantiene una certa dualità tra fantasy classico, un po’ stereotipato con alcuni cliché tipici, e alcune influenze più moderne provenienti da culture diverse e ormai entrate nell’immaginario Europeo sopratutto per i più giovani, mi riferisco a Manga ed Anime Giapponesi (aspetto notato anche da altre recensioni in giro per la rete). Leggendo si nota subito che alcuni elementi traggono ispirazione dalla cultura Manga, non ho trovato menzione nella biografia e non vi è citata nessuna passione dell’autore per questo genere, ma la sua giovane età mi dice che è vissuto in un’epoca in cui gli Anime sono costantemente trasmessi in tv e praticamente si cresce vedendoli o leggendo i rispettivi Manga. I più gettonati degli ultimi anni sono quelli incentrati su combattimento e arti marziali, e le descrizioni dei combattimenti nel libro ricordano molto quello stile, ci sono più mani nude che cozzare di spade e scudi, ma sopratutto ci sono le tecniche di combattimento apprese dagli allievi sconfiggendo i demoni, tecniche che vengono assorbite, è questa è di per sè un idea orientale, e le stesse tecniche sono molto lontane dalle magie occidentali di stampo fantasy, ma molto vicine alle abilità che si vedono in alcuni Anime. Inizialmente ho storto un po’ il naso a questa idea, ma poi mi sono convinto che è stata una scelta originale, anche se sarebbe stato bello spiegare meglio il suo funzionamento, come la “scintilla” si assorbe, darne un approfondimento, magari inventando dei miti e delle leggende.

In generale gli approfondimenti mancano, non si scende mai troppo in profondità per spiegare avvenimenti e comportamenti dei personaggi. Sopratutto nei primi capitoli si notano anche influenze legate al gioco di ruolo, che si tratti di cartaceo o online, si nota uno stile simile ai background che si devono creare per caratterizzare i personaggi o le ambientazioni, molti elementi accennati per spiegare certe caratteristiche che siano del personaggio o del mondo, una narrazione veloce che non entra molto nei dettagli, ma che ad ogni modo fornisce il necessario per comprendere gli avvenimenti, la formazione o le scelte dei personaggi, ma che solitamente si utilizza quando si deve scrivere qualcosa di breve, perfetta ad esempio per una breve introduzione di un mondo complesso per poi concentrarsi sugli avvenimenti importanti successivi. In The Order of Guardians: L’Ombra del Male invece questo stile è utilizzato molto inizialmente rendendo gli avvenimenti un po’ troppo veloci, ma dando al lettore una buona infarinatura del mondo complesso che l’autore ha creato, spiegandoci cosa è l’ordine dei guardiani facendoci conoscere alcuni importanti personaggi, anche se per un breve periodo, la mitologia che vi è alla base e come il mondo è stato creato, e perché esso sia cosi, più avanti si comprendono anche la geopolitica e i rapporti tra i regni e il ruolo che l’ordine dei guardiani ha nell’equilibrio del mondo. Da questo punto di vista il lavoro è ben fatto, il mondo ben strutturato e come dicevo prima con un’equilibrio tra fantasy classico e innovazione.

The Order of Guardians: L'ombra del Male

Anche i personaggi non sono molto approfonditi e un po’ stereotipati, questo è dovuto alla narrazione veloce ed essenziale che non fornisce molti elementi superflui, utili appunto alla caratterizzazione, e ai dialoghi non molto articolati, ma anche all’abitudine di saltare enormi periodi di tempo. L’autore è solito narrare un avvenimento chiave e poi saltare ad un’altro lasciando buchi di mesi o addirittura anni, rendendo la storia un po’ disomogenea e non lasciando quasi la possibilità al lettore di affezionarsi ad un personaggio, quando ci sei quasi, quando la storia arriva sul più bello e si fa interessante si arriva ad un salto temporale. Più avanti si va con la narrazione e più i personaggi sono duraturi e gli avvenimenti lunghi, ma alcune cose sembrano spuntare solo nel momento in cui servono, un po’ improvvisamente, quando forse alcune cose, dovrebbero essere lasciate trapelare sempre negli atteggiamenti e negli stati d’animo del personaggio, per caratterizzarlo, per farci identificare o affezionarci ad esso, e invece spuntano fuori inaspettatamente e per lo più con flashback che ci raccontano avvenimenti del passato e che interrompono momentaneamente la narrazione.

Questo è in linea con il tipo di narrazione usata, molto veloce con frasi brevi, che può andare bene in momenti frenetici come una battaglia, ma che guasta un po’ nelle altre fasi del racconto, il tutto poi è accompagnato da descrizioni scarne nella maggior parte dei casi, probabilmente un’ulteriore conferma della presunta passione (o conoscenza) di fumetti e manga da parte dell’autore, in essi le descrizioni sono date dai disegni (ma questa forse è solo una mia idea). Il risultato finale è una serie di avvenimenti concatenati, ma distanti nel tempo, e con personaggi e protagonisti diversi, questo mi ha portato a non identificare un vero protagonista, almeno non un personaggio protagonista. È la storia dell’ordine dei guardiani, è l’ordine il vero protagonista. Inizialmente vediamo il tentativo di un demone di impossessarsi di un manufatto posseduto dall’ordine, sfruttando un guardiano di cui riesce ad ottenere il controllo, e padre di due gemelli che saranno entrambi guardiani. Sarà poi un’altro guardiano a ribellarsi al tempio con l’intento di impossessarsi dello stesso manufatto arrivando al punto di organizzare un suo ordine alternativo con l’intenzione di mantenere la pace con il controllo totale del mondo. Spetterà poi ad uno dei due gemelli e al figlio di un ex guardiano, diventato esso stesso guardiano, e ad altri giovani guardiani, il compito di contrastare l’ordine alternativo che con la violenza e l’alleanza con un regno nemico dell’ordine e di mercenari sta conquistando parte del mondo e preparando una guerra. Ma non c’è solo questo, l’ordine sembra avere oscuri segreti, dei manufatti che vengono gelosamente nascosti e tenuti segreti, il rito di iniziazione che vede il viaggio oltre la spaccatura per sopravvivere ai demoni ed apprenderne i poteri. C’è un delicato equilibrio tra bene e male tra ciò che è giusto o sbagliato, ogni personaggio può avere in sé del male, e i loro poteri possono essere deleteri e pericolosi, forse la loro derivazione dai demoni tende a tentarli, a far desiderare loro di utilizzarli per scopi personali e non a fin di bene. Gli stessi malvagi della storia sono guardiani che credono di essere nel giusto e che operano a fin di bene, mentre l’ordine non è più in grado di essere obbiettivo e di fare davvero il bene per le terre dei quattro venti, convinzione fomentata anche da alcune bugie dette dall’ordine per proteggere verità scomode.

Marco Ternavasio The Order of Guardians: L'ombra del Male

Il libro si conclude dopo un primo scontro tra le forze dell’ordine dei guardiani e quelle dei guardiani disertori che tentano di destabilizzare i principali regni alleati dell’ordine per poter arrivare ad uno scontro diretto con esso. Questo fa comprendere come l’autore non si voglia limitare ad un solo libro ma ad un’intera saga, quindi seguiranno altri libri, ma tutto sarebbe potuto essere più interessante se alcuni eventi fossero stati approfonditi maggiormente creando un libro più grande o forse suddividendo questo in due. Le mie conclusioni sono proprio queste, Marco Ternavisio ha creato un buon mondo e una buona ambientazione, una storia interessante con delle caratteristiche originali, ma pecca un po’ di profondità, non bisogna aver paura di dilungarsi e di aggiungere dettagli approfondendo ed ampliando gli eventi narrati, descrivendo più a fondo gli avvenimenti e i luoghi caratterizzando al meglio anche i personaggi. Ha del talento nel creare e nell’inventare, un po’ meno nel narrare (devo dire che alcuni passaggi sono poco chiari e a volte non si esprime proprio al meglio, con qualche errorino logico e sintattico se non proprio sbagliato o propriamente un errore a volte alcune cose sono brutte da leggere si possono trovare soluzioni più eleganti) ma si può migliorare, è giovane, è il suo primo lavoro, è un esordiente, e si è imbarcato in un impresa difficile volendo creare un mondo fantasy articolato e complesso da zero, confido che l’esperienza ottenuta con questa prima pubblicazione sia uno sprono e che il seguito sarà migliore, i presupposti ci sono e credo anche la voglia di migliorarsi, lo stile si evolve e matura in questo stesso libro, la storia è buona e sicuramente i lettori sono curiosi di sapere come andrà a finire.

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